[Uniti nella sconfitta] E a Sinistra giovanilmente vorrei …
mercoledì 30 aprile 2008 | Scritto da Andrew Nat - 2.376 letture |
In questo clima da suicidio di massa nella sinistra italiana, mi viene in mente una cosa positiva che non so se tutti voi accetterete di commentare: adesso i comunisti e i socialisti possono realmente dialogare fra di loro. Ho riflettuto a questa situazione da un paio di mesi quando eravamo tutti in fibrillazione per la campagna elettorale, ma il pensiero si è rinvigorito solamente da due giorni quando inavvertitamente mi è parso davanti un numero dell’ Avanti! del 1997. Il numero in questione aveva due articoli interessanti: il primo anticipava ampiamente l’evoluzione del PDS in DS e poi in PD ed era intitolato “Si scrive PDS si legge DC” (cosa che mi ha enormemente divertito), ma l’articolo più interessante era il secondo ed era firmato da un certo Bettino Craxi.
Vi spiego in breve cosa c’era scritto in questo ultimo articolo: Craxi nel suo ‘pezzo’ giornalistico faceva un excursus sulla sua ipotesi d’Unità Socialista. Mi colpirono subito i numerosi incontri fatti dal leader del PSI e vari esponenti comunisti del PCI. Un’incontro con Armando Cossutta sulle sorti della socialdemocrazia in Europa e sulle prospettive del simbolo della falce e martello; un’incontro con Achille Occhetto, con il quale si parlò di un’Unità Socialista e di superamento delle divisioni ideologiche del passato tra PCI e PSI (Congresso di Livorno 1921) e una comunioni d’intenti sulle prospettive della sinistra e ultimo ma non meno importante, l’incontro con D’Alema e Veltroni dove si parlò di una progressiva inclusione del PDS nell’Internazionale Socialista e di un ipotetico cambio di nome con riferimento al socialismo. Capite molto bene come siano attuali affermazioni di questo tipo nell’Italia post-voto 2008 o la ‘Caporetto della Sinistra’?
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