[Partiture Riformiste] Socialisti fra realpolitìk e principi universali
mercoledì 3 settembre 2008 | Scritto da Danilo Di Matteo - 2.000 letture |
Troppe volte si assegna ai congressi un ruolo che essi non riescono ad assolvere, lasciando un po’ tutti con l’amaro in bocca. In realtà, per definire l’identità di una forza politica, è decisivo ciò che accade prima e dopo le assise congressuali. In particolare è cruciale il confronto con i fatti e gli eventi, proprio come nella vita dei singoli. Così ciò che sta accadendo nelle ultime settimane – dalla sanitopoli abruzzese alla violenza dei russi in Georgia, dalla pubblicazione di un documento eccezionale del Mahatma Gandhi alla complessa realtà cinese – dovrebbe rappresentare una preziosa occasione di crescita per i socialisti italiani. Come porsi? Privilegiare la realpolitik o l’affermazione di principi universali? Insomma: si tratta del vero banco di prova della propria visione del mondo, come si diceva una volta, in un pianeta sempre più piccolo e globale. In definitiva: guai a sottrarsi al confronto con la realtà. E mi auguro che il confronto non manchi all’assemblea dell’associazione LibertàEguale di fine settembre, in modo da crescere insieme e insieme farsi un’idea migliore di cosa voglia dire essere liberali e socialisti oggi.
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