[Labouratorio intervista Franco Frattini] “Anche nel centrodestra c’è gente che non capisce la politica internazionale.”
domenica 27 febbraio 2011 | Scritto da Redazione - 1.956 letture |
Ministro Frattini, innanzitutto ringraziamo il Governo di aver deciso di non rispondere alle nostre domande. Le sue dichiarazioni sono state comunque molto importanti per noi. Iniziamo dalla serie di rivolte che hanno sconvolto il Nord-Africa negli ultimi due mesi. Qual è la sua opinione in merito?
“Noi condanniamo ovunque la violenza, ma sosteniamo governi che hanno avuto coraggio” e “costituiscono un’importante presenza mediterranea, soprattutto nella lotta al terrorismo”. TMNews 10/1/2011 (riferendosi ai governi di Tunisia e Algeria, Ben Ali ancora saldamente al potere n.d.r.)
Si riferisce forse al governo del Colonnello Gheddafi in Libia, che sta tentando di reprimere nel sangue la sommossa popolare?
“Gheddafi è un leader arabo, il presidente dell’Unione Africana, un politico capace di mettere un proprio collaboratore a presiedere l’assemblea dell’Onu. E va in giro per l’Africa a dire che l’Italia è l’unico Paese che ha superato il colonialismo. Sa questo quante porte apre in Africa?”. La Stampa 2/9/2010
Possiamo immaginare. E’ dunque per questo motivo che l’Italia non ha preso posizione contro la Libia nella recente crisi?
Puntando il dito contro la Libia non si ottiene nulla. Noi non lo abbiamo mai fatto, e anche per questo possiamo raggiungere risultati. La Stampa 2/9/2010
Scusi di quali risultati parla? Intende dire dei progressi verso un’apertura democratica in Libia?
“Gheddafi ha realizzato una riforma che chiama “dei Congressi provinciali del popolo”: distretto per distretto si riuniscono assemblee di tribù e potentati locali, discutono e avanzano richieste al governo e al leader. Cercando una via tra un sistema parlamentare, che non è quello che abbiamo in testa noi, e uno in cui lo sfogatoio della base popolare non esisteva, come in Tunisia. Ogni settimana Gheddafi va lì e ascolta. Per me sono segnali positivi”. Corriere della Sera 17/1/2011
Per lei sono segnali positivi, che per qualche motivo non devono però essere stati colti dai manifestanti che da giorni assediano Tripoli. Facendo per un attimo un passo indietro, in che modo l’Italia è riuscita ad agevolare il crollo pacifico dei regimi in Tunisia ed Egitto?
“Noi speriamo che il presidente egiziano Hosni Mubarak continui, come ha sempre fatto, a governare il suo paese con saggezza e con lungimiranza”. “L’Europa non deve esportare la democrazia”. Radio Anch’io 26/1/2011 da www.ilmondodiannibale.it
Ministro, sono costretto ad informarla che il Presidente Mubarak ha già rassegnato le dimissioni e l’Egitto è ora in mano a un governo retto dai militari…
“Credo si debbano sostenere con forza i governi di quei Paesi, dal Marocco all’Egitto, nei quali ci sono re o capi di Stato che hanno costruito regimi laici tenendo alla larga il fondamentalismo. La priorità numero uno è la prevenzione del fondamentalismo e degli embrioni di terrorismo.” Corriere della Sera 17/1/2011
Certo, il terrorismo è un pericolo tuttora molto forte, contro il quale la cooperazione tra Europa, Israele e i paesi islamici è cruciale. Di recente del resto, lei ha indicato altri fenomeni da combattere tramite un’alleanza inter-religiosa.
“I cristiani dovranno essere consapevoli anche di ricercare con i musulmani un’intesa su come contrastare quegli aspetti che, al pari dell’estremismo, minacciano la società. Mi riferisco all’ateismo, al materialismo e al relativismo. Cristiani, musulmani ed ebrei possono lavorare per raggiungere questo comune obiettivo. L’Osservatore Romano 22/10/2010 (6° capoverso)
Cosa pensa che occorra per vincere questa battaglia?
“Credo che occorra un nuovo umanesimo per contrastare questi fenomeni perversi”. L’Osservatore Romano 22/10/2010 (7°capoverso)
Tornando alla politica estera e al ruolo del nostro paese, ci può dire quale crede che sia il peso politico dell’Italia nello scacchiere internazionale?
“Il declino dell’Italia è molto più profondo delle immagini dei rifiuti. Il nostro ritardo in Europa, in termini di posti-chiave, capacità di lobby e di leadership è molto più radicato”. Liberal 20/2/2008
Certamente non devono avere influito positivamente in tal senso le sue assenze da importanti consessi internazionali per dirimere delicate questioni diplomatiche. Ad esempio, durante la crisi georgiana, nel 2008, lei è rimasto tranquillamente in vacanza alle Maldive, premurandosi di intervenire solamente in videoconferenza.
“Le moderne tecnologie permettono questo e sarebbe assurdo dire il contrario.” quotidianonet 13/8/2008
E noi ci guardiamo bene dal dire assurdità!
“Assange vuole distruggere il mondo!” Adnkronos 29/11/2010
Mi scusi?
“Quello che si deve fare è semplice: si va in un campo nomadi a Roma, ad esempio sulla Cristoforo Colombo, e a chi sta lì si chiede “tu di che vivi?”. Se quello risponde “non lo so”, lo si prende e lo si rimanda in Romania.” Corriere della Sera 15/11/2007
Ma questa è la sua dichiarazione che venne censurata da un’esplicita risoluzione del Parlamento Europeo nel 2007! Volendo chiudere quest’intervista in modo onorevole, ci può spiegare il motivo per cui la politica estera del Governo Berlusconi, a partire dalle rivolte in Nord Africa ma non solo, non sembra ruotare attorno ad una strategia ben definita?
“Perché anche nel centrodestra c’è gente che non capisce la politica internazionale.” La Stampa 2/9/2010
Poco ma sicuro…
Franco Frattini_53 anni e tanta voglia di compiacere i suoi capi. La legge che regola il conflitto di interessi in Italia porta il suo nome, e non è un titolo di vanto. Quando non ricorda al mondo di non esportare la democrazia va a sciare, in particolar modo durante crisi internazionali e scoppi di conflitti bellici. Una delle più importanti iniziative diplomatiche del suo Ministero è stata la richiesta al Governo di Santa Lucia, di documenti che attestassero la proprietà di un appartamento di Montecarlo. Fonti americane riportate da Wikileaks definiscono il suo ministero “irrilevante e privo di risorse”.
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