[Ricognizioni virtuali] Laici, socialisti, radicali e liberali … su Facebook
lunedì 6 ottobre 2008 | Scritto da Andrew Nat - 2.987 letture |
Una barca errante che non trova l’approdo, colpa forse dei vari timonieri un po’ ubriachi.
Che cosa è oggi il Socialismo? Sicuramente un universo in espansione sul web cui citare sui vari blog, magazine e associazioni filantropiche, mentre un solo piccolo partito si richiama ad esso. Ultima frontiera per l’area socialista? I social network. Facebook è il più famoso social network del mondo. Per farci capire bene dall’uomo della strada che non sa nulla, Facebook è quella forza metafisica del web che ti lascia perennemente in contatto con persone che non vorresti vedere e che poi ti fa organizzare delle cene con i tuoi ex-compagni di scuola a tua insaputa. In poche parole entrandoci non si sa ancora dove ci si è cacciati: in un altro mondo o un grosso guaio. Oltre alle innumerevoli personalità – mi pare si aver visto anche Berlusconi e Vespa – che lo ‘tempestano’ con una propria pagina personale, esiste un modo per creare gruppi e organizzazioni sul web, infatti scorazzando qua e là per Facebook ho avuto l’idea di digitare la parola Socialismo nel suo motore di ricerca. Una sfilza di nomi e gruppi sconosciuti che andavano dalle Ande alla Siberia, dal Socialismo di Chavez al Nazional Socialismo tedesco, tutti con un comune denominatore: il socialismo. La cosa da ridere è che mi sono imbattuto anche i neo gruppi di fanatici (passatemi il termine ironico) che inneggiavano ad un connubio tra destra e sinistra per un nuovo Nazional Socialismo come il gruppo “Falange socialista boliviana” oppure quel fantastico gruppo spagnolo del “Socialismo Psicodélico” per la liberazione dell’acido e per l’unione di tutti i socialisti psiconautici. Dal divertente “Gracias a Dios, en mi familia no votamos socialista” al gruppo che mette una divisione netta su cosa sia socialista e co sa non lo sia, come nel gruppo “Jesús no es socialista”.
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