[Lumìe di Sicilia] Considerazioni sulle sortite del compagno Mosca
lunedì 10 novembre 2008 | Scritto da ezio iacono - 1.360 letture |
Dalla periferia le vicende che riguardano il P.S. appaiono un po’ sbiadite, dal momento che una cosa è apprendere dai siti d’area, altro è avere contezza delle vicende quotidiane in modo diretto. A causa della distanza, infatti, le vicende appaiono e sono lontane, ma questo non vuol dire che la vita del Partito sia opaca e/o asfittica. Una certa vitalità del movimento socialista organizzato, pur dopo la batosta elettorale, è visibile ed apprezzabile e non mi riferisco esclusivamente alle 4 proposte di legge di iniziativa popolare, ma anche ad uno speranzoso ed apprezzabile dinamismo del nuovo gruppo dirigente. Nel partecipare al congresso regionale di Acireale, ho avuto modo di apprezzare la quantità e soprattutto la qualità degli interventi pronunciati in clima costruttivo e distensivo, il solo degno per un Partito che necessariamente e caparbiamente tenta di risalire la china.
Fatta questa necessaria premessa, desidererei commentare il pensiero manifestato dal Segretario della F.G.S., il compagno Francesco Mosca, intitolato “F.G.S. e Partito Socialista”. Ho avuto notevoli difficoltà a comprendere fino in fondo il pensiero di Francesco- ci siamo visti una sola volta a Montecatini nel luglio del 2007, ma tra compagni, ancor di più se pressoché coetanei, darsi del tu è quasi un obbligo – e spero che queste mie considerazioni possano tornare utili per un confronto costruttivo e non ampolloso.
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