Vuolsi così colà dove si puote – Strategie di campagna elettorale
lunedì 25 febbraio 2008 | Scritto da Plex - 2.951 letture |
Quando la scorsa settimana, sull’onda dell’entusiasmo e di quel pizzico di esuberanza che è la cifra della nostra voglia di politica, Labouratorio decise di mettersi in marcia in tenuta da battaglia e candidare Tommaso Ciuffoletti alla presidenza del consiglio, non avevamo ancora ben chiara la linea scelta dalla dirigenza nazionale del partito, e più in particolare del suo più autorevole esponente, compagno Enrico Boselli.
Se ci eravamo permessi di avanzare la nostra umile proposta è perché nelle segrete stanze del potere ci sembrava di scorgere un allarmante vuoto di prospettive, una mancanza di disegno strategico, che in molti hanno interpretato (come si è visto in modo erroneo) come il tentativo tardivo e meschino di tirare i remi in barca ed accasarsi dal “nemico”.
Non si inizia la campagna elettorale perché finiremo tutti nel Pd, si è detto. Così l’attesa nella determinazione del candidato premier del PS era facilmente interpretata come un tentativo di tenere aperti i contatti con il Loft veltroniano per un eventuale ingresso nelle liste democrats o, nella migliore delle ipotesi, come la resa di dirigenti incapaci di fronte alla durezza della sfida.
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