[Er Monnezzaro]I rifiuti delle 3 Italie – Prima parte
lunedì 19 gennaio 2009 | Scritto da Dario Alberto Caprio - 1.918 letture |

PRIMA PARTE
Premessa: Roma e Lazio caput rifiuti?
La situazione dei rifiuti a Roma e nel Lazio non è buona. Le discariche sono in via di riempimento, al punto che il Presidente della Regione Marrazzo ha ritenuto di lanciare l’allarme e di sottolineare che sarà “necessario prevedere un ampliamento di quelle esistenti o farne di nuove per consentire lo smaltimento di circa 5 milioni di tonnellate di immondizia”. Malagrotta, la più grande discarica d’Europa, è di fatto abbondantemente esaurita. La raccolta differenziata, uno degli elementi decisivi per la soluzione del problema rifiuti, langue su percentuali da bassa classifica. Il commissariamento è finito da qualche mese, ma lo stato di crisi non sembra essere superato e i ritardi accumulati nel governo del sistema dei rifiuti sembrano enormi. Per non parlare della scarsità delle risorse, delle cattive abitudini, degli inquinamenti in atto ed anche degli intrecci tra politica e rifiuti, emersi di recente in modo eclatante quanto casereccio1.
La Capitale e il Lazio, dopo Napoli e la Campania, rischiano seriamente una debacle sul fronte dei rifiuti. Ma, è l’Italia in generale a persistere in uno stato di perenne emergenza in tale settore e ad essere un caso nel confronto con gli altri paesi europei. Vale perciò la pena, accantonare un attimo gli stati d’eccezione, per dare uno sguardo complessivo sul pianeta rifiuti.
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