[Labouratorio 61] La Repubblica della Banana
lunedì 16 maggio 2011 | Scritto da Redazione - 866 letture |
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”
Hai voglia a parlare di democrazia in Italia. Per chiederti se sei favorevole o contrario alla costruzione di centrali nucleari bene che ti va ti propongono 5 incomprensibili righe a cui devi rispondere SI se sei per il NO, e No se sei per il SI. Bene che ti va. Perchè non è mica detto che te lo chiederanno.
Hai voglia a parlare di democrazia in Italia, dove il governo democraticamente eletto dai cittadini cerca di fare in modo che i cittadini non esprimano la propria opinione. E ha cercato con un emendamento, di abolire la stessa norma sulla reintroduzione delle centrali nucleari che voleva essere abolita dal Referendum, con il dichiarato intento di rendere quest’ultimo nullo e riproporre il ritorno al nucleare pari pari tra un annetto. Ma siccome l’Italia è un paese democratico, sulla cancellazione del referendum (non della legge), non decide il Governo, ma la Cassazione. Che può decidere di fare tenere lo stesso un referendum per fare abrogare una legge che è già stata abrogata, chiedendo di votare per cancellare qualcosa che non esiste già più…
Hai voglia a parlare di democrazia in Italia. Dove si vota su altri tre referendum, uno dei quali per abolire una norma, quella sul Legittimo Impedimento, già modificata in modo da renderla inutile a chi l’aveva proposta, e quindi meno invisa a chi si proponeva di abolirla ma che non può più esimersi dal volere continuare ad abolirla, e altri due su normative, quelle sulla gestione dei servizi idrici che, manco a farlo apposta sono perennemente in procinto di essere modificate dagli azzeccagarbugli governativi.
Hai voglia a parlare di democrazia in Italia, dove non si vota mai per quello per cui si vota ma bensì per lanciare segnali di ogni tipo a questo o a quello, ovviamente non coinvolti direttamente nella contesa elettorale. Dove non si discute mai di cosa faranno i futuri eletti per gli attuali elettori (ma leggetevi la LabProposta di questo numero) dove i fatti vengono sempre in secondo piano rispetto alle immagini, alle opinioni, alle invettive.
Hai voglia a parlare di democrazia in Italia, dove si possono comprare interi gruppi parlamentari, in un parlamento scelto dai segretari di partito, che non fa nulla se non ratificare i voleri di un governo che in teoria è scelto dai segretari di partito, ma in pratica è eletto dagli elettori con la più oscena legge elettorale mai pensata.
Hai voglia a parlare di democrazia nella Repubblica della Banana…
Noi lo facciamo a modo nostro, come al solito.
Ed è cosi che dichiariamo aperto il numero 61, un numero lungo un mese e mezzo, il tempo che separa il primo Maggio celebrato dal neolabourante Frenquellucci, dal 12 e 13 Giugno, data dei quattro referendum abrogativi più bizzarri della storia patria, sui quali, produrremo nei prossimi giorni analisi e approfondimenti nel merito, con tanto di indicazioni di voto.
In mezzo il ricordo dell’assassinio del giudice Falcone, il 23 Maggio del 1992. Ricordandolo, allarghiamo ancora un po’ il nostro LabouraNetwork ad ulteriori quattro gatti.
La Repubblica della Banana può finalmente diventare una democrazia.
SOMMARIO N.61
- [Generazioni che si incontrano] Scacco matto a Berlusconi
- [Labouratorio 61] La Repubblica della Banana
- [Intervista a Tommaso Labate] “De Magistris, il dritto. Se vince, vince lui, se perde, perdono gli altri”
- [Speciale voto] L’elettore ha (quasi) sempre ragione.
- [Labouratorio & MelogranoRosso] Intervista a Lanfranco Turci: “Da Milano parte il riscatto nazionale”
- [Maggianate] Perde Berlusca, ma chi vince?
- [Speciale Voto] La Breccia di Pisapia squarcia il governo e i luoghi comuni a sinistra
- [Si vota!] Se fermare il referendum non basta più.
- [Voi votate] E io sto col Papa
- [Generazioni che si incontrano] La democrazia ha ancora un senso?
- [Si Vota!] Il Palio delle contrade morte. L’anomalia senese.
- [LabProposte] Per una Wikipedia della politica
- [referendaria] Legittimo impedimento: perplessità di metodo
- [LabouraNetwork] Quattrogatti e tre Labouranti
- [L’uomo col megafono] Ti scatterò una foto.
- [LabouraNetwork] Distopie Mafiose
- [LabouraStoria] Colonialismo italiano, una rimozione di regime
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