[Il fare politica] Intervista a Hugues Le Paige
martedì 23 settembre 2008 | Scritto da Daniele Baroncelli - 2.453 letture |
Gentilissimo Sig. Le Paige, innanzitutto grazie per avere accettato questa intervista per CinemaItaliano.info. Siamo molto fieri di poterle rivolgere delle domande per il pubblico italiano. Comincerei con una curiosità. Come è venuto in contatto con i 4 personaggi di Mercatale?
Hugues Le Paige: Vivevo a Firenze nel 1976. Conoscendo il mio interesse per la politica italiana – all’epoca facevo il giornalista – un’amica comune mi ha presentato Carlo Giuntini che era allora segretario della sezione del Pci di Mercatale VP. Ci siamo trovati subito e siamo rimasti amici nonché in contatto a livello politico senza che avessi allora la benché minima idea di realizzare un film con lui e i suoi compagni.
Come è nata l’idea di filmare le vostre discussioni e all’inizio come pensava di utilizzare il materiale?
Hugues Le Paige: In seguito sarei divenuto corrispondente della radio-tv pubblica belga a Roma. E nel 1982 mi hanno domandato di realizzare un reportage sulla crisi – o almeno sulle domande fondamentali – del comunismo italiano. Anziché intervistare,come d’abitudine, i dirigenti, i politologi e altri specialisti, ho pensato che potesse essere interessante rendere conto del dibattito in corso – che verteva all’epoca sul colpo di stato in Polonia – a partire dall’esperienza di una sezione di base. E quindi ho naturalmente pensato agli amici di Mercatale. Ovviamente, quei dibattiti riguardavano già l’avvenire e l’esistenza stessa del comunismo. In tre volte i miei amici di Mercatale – tre uomini e una donna, come in “C’eravamo tanto amati”, mi hanno spesso fatto notare – sono stati dei testimoni privilegiati dell’evoluzione politica della sinistra italiana. Ma si trattava comunque ancora di semplici reportage.
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