Le leggi in democrazia sono a tutela dei più deboli…questo, si sa è scontato e la sinistra come si sa sta con gli ultimi, con i più deboli. Nel fare cio’, nel fu regno D’Italia ma anche durante la Rrepubblica, i movimenti operai e di sinistra in generale, sono stati spesso messi sotto accusa e stroncati da vere e proprie persecuzioni giudiziarie. Non solo durante la lotte operaie degli anni dieci ma che nei tumultuosi anni’70 e talvolta, recentemente vi sono state persecuzioni giudiziarie ai danni di militanti delle sinistre, fondate sul sospetto e non su prove certe.
Vi è stato insomma un McChartismo latente: prima si incarcerava e poi si costruivano i famosi “teoremi”.
Si evince quindi che il garantismo positivo debba essere nel dna delle sinistre, eppure non è così, l’entrata nelle stanze dei bottini hanno deviato quella nobile qualità garantista e anticriminogena di tutte le sinistre che non si sono manifestate solo con tangentopoli anzi, un atteggiamento perbenista, moralista e bigotto si è subdolamente insinuato nella nostra classe politica anche democratica e progressista. La fobia delle devianze e il disinteresse per alcune questioni sociali è spesso diventata la norma anche nelle cosiddette giunte rosse. Si tende a criminalizzare ogni devianza quando poi basterebbe un minimo di lucidità per capire che il significato di devianza è esattamente opposto a quello normalmente represso; cos’è la devianza se non la condotta che si oppone ai bisogni fondamentali dell’uomo, il bisogno alla vita, ad un’esistenza dignitosa, ad un lavoro non umiliante o alla libertà di poter realizzare ed esprimersi come meglio si crede.
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