[Noartrismo] Revisionismi ad uso e consumo
lunedì 15 settembre 2008 | Scritto da Andrew Nat - 1.678 letture |
La politica nostrana è ricca di avvenimenti, nei cui riguardi sento il bisogno di far mio il detto “laisser faire, laisser passer”, visto a volte il basso profilo di alcune tematiche. Quando però siamo di fronte a posizioni campanilistiche che cercano di cancellare la memoria storica di questo paese, non si può e non si deve lasciar correre. E’ come se un qualcosa interiormente si smuovesse dal cuore e raggiungesse direttamente il cervello per far scaturisce involontariamente un moto di protesta e di sdegno. Non per fare il solito fazioso che si barrica dietro a delle gaffe mostruose di altri per far propaganda alla propria parte politica, ma il ricordo dell’8 Settembre emerso da alcuni esponenti politici di destra è a dir poco singolare e creativo. Il punto della diatriba è questo: per alcuni italiani “democratici” – facenti parte della Repubblica italiana sancita tramite una Costituzione – coloro che hanno partecipato alla Repubblica di Salò dovrebbero essere ricordati alla stessa stregua di coloro che per sono morti per aver liberato l’Italia dalle truppe naziste. Il pretesto per aver detto questo è stato la celebrazione dell’8 Settembre, cioè il giorno dell’armistizio italiano nella Seconda Guerra Mondiale.
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