[Maggianate] Il bacio alla francese
venerdì 25 marzo 2011 | Scritto da Alessandro Maggiani - 1.292 letture |
Il voto all Onu sulla risoluzione che prevede la creazione di una No Fly Zone sullo spazio aereo libico può a buon diritto essere catalogato tra gli eventi epocali. Per la prima un paese appartenente alla NATO (la Germania) si astiene su una risoluzione che ricalca il modello tipico delle autorizzazioni legittimanti interventi atlantici e per la prima volta dalla crisi economica del 2008 si ha la plastica rapresentazione della nuove alleanze geopolitiche: da un lato i paesi emergenti e la Germania che al treno di questi si è accodata rilanciando la sua economia, dall altro le storiche potenze (USA UK E FRA) ancora impantanate nella crisi economica.
Viene cosi ufficializzato il fatto che l’Unione Europea sia MORTA, si afferma che l’asse Berlino-Parigi è saltata e si formano le nuove squadre: Russia Cina Germania da un lato USA FRANCIA UK dall’altro.
Torna fortissimo il ruolo degli stati nazionali, con Sarkozy che in puro stile gaullista si atteggia da novello Napoleone e legittimata come interlocututrice l’opposizione libica si pone in prima fila con la sua TOTAL per la gestione dei pozzi petroliferi della cirenaica ”liberata”(?).
A lui si accodano gli inglesi i quali, gia’ con il regime, grazie alle mediazioni Blair, erano in procinto di impiantare a 90 chilometri dalla Sicilia una piattaforma marittima per l estrazione che in caso di incidente farebbe impallidire quanto avvenuto in lousiana in aperto oceano.
Gli USA pur impegnati altrove, in Asia e nel Pacifico sedi del loro scontro epocale con i cinesi non disdegnano l’intervento, visto che proprio a Tobruk gli uomini con gli occhi a mandorla stavano per costruire un fondamentale hub portuale che li avrebbe posti al centro del crocevia Europa-Asia-Africa
E l’Italia? Tentenna, tituba, tenta doppi giochi. Arriviamo al bivio storico ”calpesti e derisi” quantomai divisi. La Lega Nord, in un moto di sincerità ha calato la maschera e ha detto ”noi stiamo con la Germania”,confermando indirettamente la diceria secondo la quale da sempre importanti gruppi industriali ed economici bavaresi la finanzino( ssieme agli indipendentisti fiamminghi) per creare il motore potente di un europa a due velocità.
Il resto del quadro politico non sa cosa fare per il semplice motivo che l’economia che determina la politica è confusa come non mai. Può un calzolaio come Della Valle essere un punto di riferimento di fronte a multinazionali? No e nulla può nemmeno il capitalismo delle finanza fatto di scatole e scatolette cinesi con Geronzi e le sue Generali gran visir di un sistema bizantino e decandente.
In due mesi i francesi si sono presi Bulgari creando il piu grande polo mondiale del lusso, ora attaccano Parmalat, non dimenticando le penetrazioni in Fondiaria Sai e il sogno malcelato di arrivare al leone di Trieste e in Mediobanca.
Si può andare avanti cosi? No,scelte nette devono essere compiute,bisogna decidere in quale squadra competere, tutelando le nostre aziende prima di tutto con una profonda riforma delle strutture societarie che porti a far decidere chi mette soldi, non chi ha pedigree o agganci in Vaticano..
Si dovrebbero fare tante cose che il titolare dell’unica multinazionale italiana,presidente del consiglio pro tempore,non può o non vuole fare…e la nostra barchetta affonda ”calpesta e derisa..perchè non siam popolo perchè siam divisi”.
Che fare dunque in Libia? Quello che gli italiani hanno fatto sempre: stare con chi vince, quando è troppo tardi.
Buon pieno di benzina a tutti e buona fortuna..Saranno decenni pericolosi..
Alessandro Maggiani,buon uomo religioso ed onesto, è mantenuto dai suoi genitori per assenza di speranze. Campione di polemica ai giochi della gioventù del 1997, ha come unico hobby la contemplazione delle donne. Bombarolo mancato, ha sbagliato epoca in cui nascere.
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