[LABOURACOULTURA] The Smilin’ Shaman’s Speaking – Intervista a Matteo Guarnaccia
giovedì 26 giugno 2008 | Scritto da Redazione - 7.626 letture |
Intervista a Matteo Guarnaccia a cura di Andrea Zampieri. Con una introduzione di Antonello Cresti
Se per caso in Italia esistesse un dibattito culturale degno di questo nome, dovremmo senza dubbio rilevare quanto esso continui ad essere influenzato da schemi ideologici risorgimentali, ridicole rivendicazioni personalistiche etc…
Beh, so perfettamente che era difficile distrarsi (ed al giorno oggi lo è ancor più), ma segnaliamo sommessamente che sottotraccia, sepolti in un mare di conformismo, hanno navigato anche in Italia personaggi “altrove”, interessati ad aprire una riflessione creativa su noi e la vita.
Beat, flower power…tutte parole sconosciute in un paese che, nella migliore delle ipotesi, ha condannato una inqualificabile gioventù anagrafica all’analisi sempiterna dei sacri testi marxiani…
Per fortuna, anche laddove regna la mediocrità ecco splendere le eccezioni:
Matteo Guarnaccia ha attraversato e raccontato con immagini e parole il ’68 Milanese, la Summer Of Love, la Amsterdam Psichedelica dei primissimi anni ’70, le comuni agricole durante gli “anni di piombo”, esplorando nel frattempo, e per tutte le piu’ insulse stagioni a seguire, i luoghi piu’ remoti del globo e dello spazio interiore, cogliendo il “bello” e portandolo alla luce ogni volta nel modo migliore con gli strumenti comunicativi piu’ adatti.
1) Ciao Matteo, iniziamo a introdurre i lavori editoriali piu’ recenti ed importanti che hai realizzato in tema di controcultura. Il primo e’ “Gioco Magia Anarchia: Amsterdam negli anni ‘60”. Cosa ti ha spinto a pubblicare con Cox 18 una riedizione riveduta e molto ampliata di “Provos” e “Mecca Psichedelica”?
Il motivo piu’ banale e’ che “Provos” e “Paradiso Psichedelico” erano fuori catalogo ormai da tempo, e molte librerie dell’area alternativa ne chiedevano ancora spesso molte copie. Tra l’altro, so che di quei libri giravano spesso delle fotocopie. Non sono un difensore a spada tratta del Copyright, ma vivo di questo lavoro ed era giusto sopperire alla mancanza di materiale sui Provos con un nuovo libro. Inoltre, il compianto Primo Moroni di Calusca ( libreria ora ospitata da cox 18 ) mi ha a suo tempo insegnato a continuare a scrivere e fare ricerca su certi temi sporcandosi le mani anche fuori da librerie e biblioteche, parlando con la gente e rovistando in mercatini alla ricerca di tasselli perduti e mixando l’informazione ufficiale con la realta’. Per certe storie importanti non basta trasmettere oralmente la narrazione. Cosi’ con Cox 18 ( www.Cox18.org ) abbiamo deciso di rimettere mano al materiale gia’ pubblicato ampliandolo con nuove parti scritte e di una corposa parte iconografica a colori, che mancava in origine.
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