Uno Nessuno Centomila. Leggere Pirandello non è mai stato il mio diletto preferito, ma quest’espressione racchiude in sé il mio stato d’animo. Non so più chi sono, politicamente parlando. O meglio, non vedo nel panorama politico italiano un partito che possa racchiudere la mia idea di socialismo.
Le vicende del fallimento del Partito Socialista sono sotto gli occhi di tutti.
Le roboanti promesse si sono rivelate bufale. Il Partito garibaldino e a giometria variabile che doveva prendere il volo nel dopo-Montecatini si è schiantato a terra ancor prima di decollare.
[Socialismi] Pisc-Analisi politica di un(a) socialista oggi
martedì 13 ottobre 2009 | Scritto da Chiara Lucacchioni - 2.360 letture |
[Una donna normale in un Paese atipico] Intervista ad una “casa-lingua”
lunedì 18 febbraio 2008 | Scritto da Chiara Lucacchioni - 2.770 letture |
Dopo l’appello “osè” di Niccolò Cavalli, ho deciso di beccare “due piccioni con una fava” (e non fate i maliziosi) … io, donna, intervisto un’altra donna, una “casa-lingua”, ovvero il classico “angelo del focolare” dantesco dotato di una lingua tagliente e provocatoria per dire ciò che preme alle donne italiane; quelle donne che quotidianamente sperano, si arrabattano per campare e sognano un futuro migliore per i loro figli. Una possibile mamma di “tutti noi”.
Anna, mia vicina di casa, 58 anni, diploma di scuola superiore, sposata, casalinga, 28 anni di lavoro alle spalle, figlia sul filo perenne della precarietà, reddito familiare mensile di 1500 Euro al mese.
Perché scegliere lei? Perché è una donna “normale”, realista, aperta, saggiamente ribelle, ideologicamente indipendente e politicamente attiva. E poi perché, è più che mai necessario oggi, incominciare di nuovo ad ascoltare i bisogni e le esigenze della gente comune.
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Potenziare e prevenire: le due parole per una città sicura
lunedì 17 dicembre 2007 | Scritto da Chiara Lucacchioni - 2.085 letture |
(*) La sicurezza delle città in cui viviamo costituisce uno dei temi più scottanti nei dibattiti alimentati dall’opinione pubblica italiana.
Il diritto alla libertà e alla sicurezza del cittadino , per l’importanza che riveste nello scenario politico globale negli ultimi vent’anni, viene persino sancita nella legislazione internazionale, ovvero nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Oggi, infatti, è il tema che occupa il primo o il secondo posto nelle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto di quei segmenti sociali più “deboli”, ovvero donne, anziani e bambini. Per questo costituisce un fattore “strumentale” che le politiche di Governo, locale e nazionale devono affrontare organicamente e efficacemente.
Il concetto di sicurezza nel territorio urbano ha subito negli ultimi anni una significativa evoluzione. La vecchia idea di città sicura riconduceva essenzialmente la criticità ad un problema di incolumità personale rispetto a fenomeni criminosi: questo tipo di sicurezza, relativo all’ordine pubblico nel suo aspetto di “polizia”, fa riferimento sia ad approcci risolutivi di tipo repressivo che preventivo, ma è tipicamente afferente alle competenze delle sole forze dell’ordine.
La domanda di sicurezza da parte dei cittadini sta assumendo un’accezione più ampia, riferita alla vivibilità, alla libertà di muoversi, lavorare e usufruire con serenità degli spazi pubblici e privati delle città, in una situazione di convivenza civile tra etnie, culture e generazioni differenti: il tema, quindi, è quello del contrasto all’emarginazione, di una gestione responsabile dell’impatto del fenomeno dell’immigrazione, della tutela dell’ambiente e delle risorse culturali, della valorizzazione dello sviluppo locale, della protezione dei siti sensibili, della diffusione della legalità e al contempo della cultura delle regole.
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