[Vasco docet] Non siamo mica gli americani…
venerdì 25 marzo 2011 | Scritto da Stefano Del Giudice - 898 letture |
Il Blasco l’aveva capito da un pezzo: gli americani sono un’altra cosa. Loro sono pratici di armi da fuoco e se prima potevano andare in giro e sparare agli indiani ,l’estinzione dei pellerossa è stata rapidamente ammortizzata dal gioioso riprodursi di coreani, vietnamiti ,iracheni ed afgani , perseguibili a colpi di mitra ,bombe al fosforo e missili intelligenti ( ma non abbastanza per Osama Bin Laden). Anche Gheddafi,che certo non ascolta le canzoni di Vasco Rossi, deve averlo capito da tempo ,perché gli bastò un bombardamento di “ assaggio” voluto da Ronald Raegan per indurlo ad abbandonare ogni appoggio al terrorismo internazionale…Insomma,che gli americani sono un’altra cosa lo hanno capito tutti, tranne forse il ministro Frattini (il nostro caro, amato, mitico, ministro, da noi intervistato due numeri orsono), che non sospetta minimanente quello che potrà essere il possibile sbocco della crisi libica: Gheddafi si salverà il culo fingendo di inveire contro la “no fly zone” ma riconoscendola di fatto e sostituendo i ricchi contratti petroliferi con l’Eni con altri un po’ meno remunerativi ma comunque rassicuranti con Shell,Exxon ,Total e British Petroleum ( magari anche con Gazprom ,se i russi saranno della partita ).E l’Eni? L’Eni potrebbe essere la vera perdente di questa partita ,in cui Gheddafi può rimproverare al governo italiano di non averlo protetto diplomaticamente e l’Occidente può rimproverare a Berlusconi ( cioè sempre al governo italiano) di aver completamente fallito la sua missione di garante dell’indecente regime libico. Insomma,gira e rigira i soliti itialiani opportunisti e furboni saranno quelli che pagheranno il conto più salato,salvo naturalmente voler considerare i molti cittadini libici trucidati ed interrati nelle fosse comuni fatte di sabbia e cemento.
Chi ha letto i miei articoli ,naturalmente,si aspetterà adesso una scontatissima e noiosa invettiva sulla palese incapacità della nostra politica estera,da sempre tallone d’Achille dei nostri governi di destra ,sinistra e centro: ebbene no !!! Vi dirò anzi che la vera colpa di Frattini è solo quella di non aver ascoltato Vasco Rossi ed in particolare i suoi primi dischi,quelli in cui per l’appunto c’erano canzoni come “ Non siamo mica gli americani “ …già: non siamo mica gli americani !!! Sono sicuro che anche Frattini se ne sarebbe convinto subito ed avrebbe capito in anticipo cosa si stava tramando…Tremonti,che è già un po’ più “moderno” ,ha infatti affidato all’ambasciatore francese un messaggio chiaro ed eloquente del tipo “ noi difenderemo le nostre aziende…” ed ha fatto capire che almeno la Total è stata avvertita. Già,ma gli americani? A loro ,alla fine ,interessa solo sostituire il petrolio che l’Arabia Saudita, il fornitore storico, venderà in misura sempre minore. La soluzione doveva essere l’Iraq,ma quel megalomane di Saddam si è messo in mezzo ed ora , un po’ per colpa di Bin Laden ed un po’ per colpa dell’omino basso ed agitato ( sto parlando del presidente iraniano, sia chiaro !!! ) pompare petrolio in Mesopotamia è diventato troppo pericoloso. Certo,l’Africa è un continente ricchissimo di petrolio e materie prime in genere,ma nell’Africa nera ormai gli affari li fanno i cinesi,che se ne fregano dell’Aids e di Ebola,mentre in America latina i soliti fottutissimi italiani si fanno forti perché giocano praticamente in casa ( soprattutto in Venezuela) . Ecco perciò che la cavolata galattica del trattato italo libico è un’opportunità troppo grossa per non approfittarne e gli americani,ormai in crisi irreversibile nel ruolo ormai logoro di super-potenza, possono almeno far finta di essere ancora i poliziotti del mondo civile ed instaurare il proprio controllo sulla regione,complice un dittatore istrione che, per salvare il proprio culo incallito di criminale ,sarebbe disposto anche a dire che Ruby è sua nipote ( non di Mubarak ) e che Berlusconi l’ha rapita quando era ancora nella culla per avviarla alla perdizione.
Insomma,gli americani, che sia guerra o sia musical,hanno un’altra marcia .Mi chiedo cosa potrà dire il povero Scaroni ai suoi azionisti, ormai aggrappati ai tempi d’oro in cui il titolo del cane a sei zampe frantumava ogni record in borsa e pagava lauti dividendi… mi chiedo cosa dirà Beppe Grillo,che è già pronto a fare uno show sul tipo di quello già fatto all’assemblea di azionisti Telecom ,ma soprattutto mi chiedo cosa dirà Berlusconi ,quando e se qualcuno avrà il coraggio di fargli notare che questo scenario sarebbe stato evitabile con un po’ di buon senso in più e molta guitteria in meno: a suo tempo , Raegan tirò un po’ di bombe sulla testa di Gheddafi,ma i contratti di estrazione del petrolio rimasero invariati e l’Italia beneficiò di tutta la situazione perché gli States e tutto l’Occidente si fidava di Andreotti e Craxi .Ora , però,le cose sono andate troppo avanti ed il tiranno deve essere colpito a fondo ed indebolito, ossia isolato dai suoi,o meglio, dal suo unico alleato italiano. Frattini,naturalmente,sorride e ringrazia. Forse non ha capito.
Stefano Del Giudice
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