[Labouratorio 57] Velleitaria ma accorata risoluzione notturna della Redazione di Labouratorio sulla crisi Libica
martedì 1 marzo 2011 | Scritto da Redazione - 1.349 letture |
Noi componenti della Redazione di Labouratorio, uniti dalla fede nei valori di fratellanza, libertà ed uguaglianza,
spinti a parlare dal genocidio in atto in Libia ai danni di una popolazione in lotta per la Libertà e il Progresso,
considerato il discorso pronunciato dal dittatore Gheddafi nel pomeriggio del 22 Febbraio come il prologo di ulteriori tragedie,
sicuri che gli interessi italiani ed europei nel lungo periodo possano essere garantiti solo da una Libia governata da un regime democratico
chiediamo al governo della Repubblica Italiana, al parlamento e a tutti i partiti politici quanto segue:
- Di sospendere unilateralmente il trattato di amicizia italo-libico del 2008, che, prevedendo il principio della ”non ingerenza”, costringe l’Italia al silenzio, se non alla collaborazione verso il sanguinario dittatore, in cambio di meri interessi materiali.
- Di attivarsi, tramite le rappresentanze dell’Unione Europea, presso il consiglio di sicurezza dell’Onu, affinché deliberi al più presto la creazione di una NO FLY ZONE sull’intero territorio libico, a tutela della cittadinanza quotidianamente bombardata dall’aviazione del regime.
- Di attivarsi nelle sedi opportune per la formazione di una forza di pace internazionale di stabilizzazione che si ponga a difesa della popolazione, a garanzia dei diritti umani, a sostegno dello sviluppo socio/economico e di una prospettiva democratica.
- Di creare le condizioni per un sicuro esilio dei componenti del clan Gheddafi, affinchè abbandonino il tiranno senza ulteriori spargimenti del sangue innocente della popolazione.
- Di allacciare contatti con l’opposizione libica in esilio e le maggiori tribù del Paese ponendosi al centro del faticoso processo di mediazione per avviare una riconciliazione nazionale, fornendo un chiaro sostegno economico e logistico senza condizioni, al fine di evitare una guerra civile.
- Di lanciare una forte iniziativa politica in seno all’Unione per concertare un Piano di Solidarietà Europea per l’accoglienza dei rifugiati politici libici e per affrontare collegialmente le imminenti ondate migratorie verso le sponde del mediterraneo europeo.
LA REDAZIONE DI LABOURATORIO 24 FEBBRAIO 2011
SOMMARIO n.57
- [Italia inabissata] C’era una volta un’espressione geografica
- [Labouratorio intervista Marco Perduca] “Da oltre 40 anni la nostra politica estera è letteralmente dettata dall’ENI”
- [Nord-Africa in fiamme] La contraddizione delle rivolte.
- [Nord-Africa in fiamme] Nè con Gheddafi nè con il Caos, e fanculo pure gli americani
- [Nord-Africa in fiamme] Gheddafi: un pò Renato Zero un pò il Grande Dittatore.
- [Nord-Africa in fiamme] E’ una nuova era geopolitica. Anche se non sappiamo ancora bene quale.
- [Labouratorio intervista Franco Frattini] “Anche nel centrodestra c’è gente che non capisce la politica internazionale.”
- [Labouranti di antica data] Oriana Fallaci intervista Gheddafi
- [Lab con Quelli della Rosa] Berlusconi, D’Alema, l’amico Gheddafi e i 5 miliardi della vergogna.
- [Labouraseminari] Emiliano Brancaccio: “Dalla crisi globale alla crisi dell’unità europea”
sono con voi e con la vostra richiesta che cercherò di diffondere
Sostengo con grande fratellanza le vostre legittime richieste e mi attivo affinché siate circondati di solidarietà attiva e non soltanto di parole.
Thank you very much for that glorious article
http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_25/onu-sanzioni-libia_c7ce4df2-40b1-11e0-a0e9-e3433e14003f.shtml
in pratica l’Italia subisce l’iniziativa altrui senza idee nè proposte…