[Marchionneide] La Fiat in Brasile: qualche ragione per avere fiducia
giovedì 13 gennaio 2011 | Scritto da Redazione - 735 letture |
Nella febbrile notte che precede l’uscita del numero 53 di Labouratorio, tra urla e grida spagnolesche succede pure che arrivano in estremis contributi interessanti perfino dall’altra parte del mondo. La tesi ancora una volta, e’ discutibile e discussa, ma ci fa piacere sapere che c’e’ almeno un posto al mondo dove la Fiat e’ all’avanguardia. A noi non rimane da fare notare un piccolo particolare. In Brasile alla presidenza…C’E’ LA FIOM!!!
L’articolo lo firma Lorenzo Peroni
Il signor Marchionne ha, circa 15 giorni fa, posato la prima pietra di una ennesima nuova modernissima ed enorme fabbrica Fiat nel nordest del Brasile, vicino a Recife, direttamente dentro al porto di Suape che è il secondo maggiore scalo del sudamerica.
Dato che da quelle parti sono piuttosto veloci (io ho casa li vicino e tutte le volte che ci torno io e mia moglie – che è di li – rimaniamo a bocca aperta per la velocità con la quale costrusicono ponti e strade ) entro breve al “molo 5″ si produrranno automobili, duecentomila all’anno, direttamente sulle banchine del porto con tante belle navi pronte a caricarle e portarle ovunque nel mondo: mentre noi stiamo aspettando da anni la variante di valico e stiamo ore in coda tra Firenze e Bologna loro hanno pensato di risolvere il “problema traffico” in questa maniera… non male direi.
Marchionne ha dichiarato di voler vendere (e produrre quindi) solo nel mercato interno brasiliano un milione di auto l’anno già nel 2014.
Fiat in Brasile è da anni sinonimo di estrema qualità (incredibile ma vero) e di innovazione tecologica: è Fiat il primo sistema di alimentazione ibrido “Flex” che permette alle auto di essere alimentate sia a benzina che ad alcool, rivoluzionario ed inseguito da tutti gli altri produttori … l’etanolo costa esattamente la metà della benzina e la distribuzione di tale combustibile in Brasile è capillare, immaginate le quote di mercato che ha fatto guadagnare a Fiat questa invenzione, prima compravi l’auto a benzina o ad alcool, ibrida non esisteva.
Alla luce di quanto sopra IN QUESTO MOMENTO ci si dovrebbe principalmente preoccupare di far rimanere aperta la Fiat Italiana, perchè questa non è la realtà industriale nazionale degli anni ’70 ma una grande multinazionale con siti produttivi in svariati angoli del mondo e state tranquilli che se IN UNO DI QUESTI non gli converrà rimanere aperta.. semplicemente chiuderà, e non c’è regola, legge o storia che potrà impedirlo…
Ora.. se vogliamo che la Fiat Italiana continui ad essere finanziata dallo Stato per continuare ad andare avanti per inerzia… beh, non mi trovate d’accordo, oltre a non essere giusto è anche contro ogni regola della UE e comunque non ci sarebbe più permesso.
Penso che se vogliamo – e mi pare di capire che tutti lo vogliano – che le migliaia di lavoratori italiani coinvolti a vari livelli, direttamente ed indirettamente, in quella realtà industriale continuino ad avere un lavoro sia quindi il momento (CRUCIALE) di fare buon viso a cattivo gioco ed accettare di rivedere alcune regole che nel mondo del lavoro sono diventate ormai desuete, specie in questo gravissimo momento di sfide economiche.
Sappiate che mentre noi siamo qui a disperarci per quanto è cattiva la FIAT in questo stesso momento dall’altra parte dell’oceano ci sono milioni di persone che stanno ringraziando e lodando Marchionne e la Fiat perchè sta creando una marea di posti di lavoro in una zona in cui di lavoro non ce n’è molto e che molte migliaia di famiglie stanno avendo, grazie a questa nuova realtà industriale e all’indotto da essa creato, una speranza – anzi una certezza – di avere un futuro dignitoso.
Vi prego di di soffermarvi almeno un attimo a pensare a questo lato della faccenda, leggendo in questi giorni i tanti isterici commenti alla dichiarazione di Matteo Renzi capisco che in Italia non molti pensano alla Fiat come realtà multinazionale e commettono l’errore di inquadrarla ancora come “Fabbrica Italiana Automobili Torino”… una sorta di “roba nostra”.. ahinoi acqua passata…
Lorenzo Peroni_Nato il 13 luglio. FioRenzino
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