[Calabrie] Siamo i peggiori. Ma è la partitocrazia-ndrinocrazia a fare strage di popoli
martedì 13 ottobre 2009 | Scritto da Demi Romeo - 2.446 letture |
L’amministrazione della Sanità pubblica rappresenta in Calabria il 60% della spesa regionale, ma ancora non è stato stimato con chiarezza l’ammontare del deficit.
E’ un vero e proprio “buco nero” che grava innanzitutto sulla salute dei Calabresi.
Non voglio accusare una singola forza politica perchè l’interesse sarebbe bipartisan!
Basti ricordare la vicenda Francesco Fortugno, primario di Locri assassinato durante le primarie de L’Unione… e di chi lo sostituì nella carica di vicepresidente del Consiglio regionale, il consigliere Domenico Crea, noto titolare di diverse cliniche private e affiliato ad importanti cosche e, successivamente, arrestato durante “l’Operazione Onorata Sanità” del 2008 con accusa per associazione mafiosa, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, truffa, omissione di soccorso, soppressione e distruzione di atti veri.
Ciò per far comprendere il livello di commistione esistente fra la Politica, la Sanità pubblica e il Malaffare.
Il Governatore Agazio Loiero pertanto si rifiuta categoricamente di commissariare la Sanità pubblica, ma non dice ai cittadini a quanto ammonti il danno a loro spese, mentre sono ormai diffusi i fatti di cronaca – omicidi – che vedono protagonisti delle vere e proprie “macellerie umane” a cielo aperto finanziate coi soldi dei contribuenti, paradisi dell’illegalità e del malaffare, lager per i malati!
Ancora non ci si capacita della morte di una bambina di cinque anni – la piccola Sara Sarti – a causa della negligenza del personale, che al posto di far prevenzione, si riserva purtroppo ma spesso di assistere alle fasi terminali di una giovane vita.
Già, non si muore più per malattia, ma per responsabilità di terzi…
Si grida intanto << No all’Impunità della Sanità calabrese >>.
Impunità non soltanto dei Singoli responsabili, ma specialmente dell’amministrazione pubblica, la denuncia urlata contro un’intera classe politica che si nutre di clientelismo, del voto di scambio, divorando letteralmente le viscere dei malati e dei poveri cristi.
La memoria è sempre rivolta a Federica Monteleone, un’altra giovanissima.
Mi chiedo allora se faccia più male un apparentemente innocuo attacco di appendice oppure il peso titanico di un sistema malaffarista che ormai commette più omicidii degli incidenti stradali…
Un sistema non pubblico, ma finalizzato a scopi di lucro, il lucro dei Partiti mendicanti di promesse e raccomandazioni.
Nel frattempo in agosto sono registrati sei morti dubbie negli ospedali calabresi. La magistratura già indaga.
Come se non bastasse l’Ecomafia ha causato nel territorio fra le più elevate incidenze tumorali d’Italia.
Non viene risparmiato nessuno, dai bambini agli uomini o alle donne di mezza età!
Operatori forestali colpiti da malattie misteriose, il mare con tassi di radioattività superiori del 400%, la recente scoperta di una collina nel Cosentino – Aiello Calabro – di rifiuti altamente tossici.
Le analisi condotte a più riprese dagli esperti hanno confermato che la superficie intorno diffonde un tasso radioattivo fuori dal normale. C’è il Cesio 137, un isotopo mortale. Lo ha stabilito una spettrometria portata a termine dall’Arpacal. Il Cesio è prodotto dalla detonazione di armi o centrali nucleari. L’esplosione di Chernobyl ne produsse un’enorme quantità. Ma Chernobyl è a migliaia di chilometri da qui, e la Calabria non conosce il nucleare. Come quest’isotopo sia finito nella “Valle del Signore” è tutto da stabilire. Ma c’è.
Nella medesima area la scoperta, lo scorso 13 settembre, del relitto della nave mercantile del gruppo Eni – Cunsky -, ritrovata in fondo al mare (a circa 500 metri di profondità) ad una distanza di 12 miglia dalla costa di Cetraro, tirreno cosentino. Finalmente le dichiarazioni del pentito Francesco Fonti trovano un fondo di macabra verità. Le rivelazioni video e fotografiche dimostrano la presenza di fusti squarciati probabilmente dall’esplosione a prua che fece abissare la nave, si suppone tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta.
Il mistero della ‘navi dei veleni’ potrebbe essere la chiave per svelare il più grave attentato ai diritti umani della storia repubblicana.
Si presume in tal senso che vi sia stato materiale radioattivo all’interno della nave, elemento che spiegherebbe peraltro le dinamiche del suo affondamento e la manovra mafiosa nel riciclaggio illegale di scorie radioattive, sempre stando alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia.
Si attendono ulteriori analisi.
La popolazione locale però si mobilita, manifesta, si prepara all’evento nazionale del 24 ottobre.
E’ la forza di un popolo che si ribella. Un popolo ingannato, sfruttato, sottomesso dai subdoli giochi di potere malavitoso nato dalla commistione fra Stato e Antistato a danno del più prezioso dei tesori di questa terra, la Dignità dei Calabresi.
<<Il Mare è la nostra Vita>> evidenziano gli striscioni che hanno invaso le strade della cittadina di Cetraro.
Dove sono i parlamentari calabresi? Perché nessuno avanza proposta di istituire una commissione d’inchiesta per i trasporti illegali di materiale tossico?
Perché nessuno propone la bonifica delle “aree nuclearizzate”?
La Regione allora come risponde?
L’assessore all’Ambiente Greco rassicura i Calabresi dicendo: “sapete, abbiamo trovato in fondo al mare una nave carica di scorie radioattive, ma non c’è alcun pericolo per la salute della gente perchè la nave è distante 12 miglia nautiche dalla costa!!! La gente intanto muore inspiegabilmente da una ventina d’anni.
Il Governatore Loiero persino esalta quanto fatto sulla Sanità in questo mandato, persino stringendo i denti contro qualsiasi tentativo di commissariamento della stessa. A proposito di trasparenza ancora non conosciamo l’ammontare di questo “buco nero” che pesa sulle tasche dei contribuenti e sulla salute degli ammalati.
Intanto le Ndrine mangiano enormi bocconi di profitti vivendo magari in Germania o in Canada.
Come si buon ben vedere un’intera classe politica vive in un universo parallelo e promuove una condotta distruttiva per la salute e il benessere dei propri conterranei.
Chi vive nel Sud sa anche bene che esiste un problema intensissimo di trasparenza, di accesso alle strutture ospedaliere, di malasanità, di strutture carenti e fatiscenti!
E’ questo il diritto alla salute di cui tanto si parla?!
Basterebbe pertanto e semplicemente aumentare la spesa pubblica senza invece riformare strutturalmente la gestione delle risorse pubbliche in modo che essa sia responsabile, efficiente e trasparente, ciò A GARANZIA della concreta erogazione della prestazione pubblica, ossia del diritto suddetto!
La POLITICA è utile e necessaria laddove riesca ad intervenire attivamente per colmare una situazione di iniquità e discriminazione.
Allora è evidente che non basti destinare più risorse al Welfare se i propri attori non siano in grado di amministrarlo in funzione delle sue finalità assistenziali.
Ecco intanto il trattamento che viene riservato ai Malati.
Presi metaforicamente a schiaffi e costretti a rivolgersi alle cliniche del Nord.
Veri e propri fenomeni migratori della Sanità.
Si abbandona il lavoro e si spendono tutti i risparmi di una vita in cerca di una cura prodigiosa che spetterebbe loro di DIRITTO!
NON AL SAN RAFFAELE DI MILANO, MA DIETRO CASA!!!
Si butta lo Stato Sociale in pattumiera.
Lo stanno già facendo da molti decenni.
NO! Questo è il nostro grido. Si deve RIFORMARE RADICALMENTE, tenendo conto non soltanto delle risorse provenienti dal prelievo fiscale, ma specialmente dell’amministrazione efficiente ed efficace delle risorse pubbliche, puntando a far valere le responsabilità (civili e amministrative, senza azione di rivalsa) verso chi amministra malamente il territorio e incentivando tutti quegli strumenti idonei nel promuovere la trasparenza delle istituzioni e di chi è tenuto a governare.
La disgrazia dei Calabresi tuttavia ha voluto che alla più alta incidenza tumorale corrispondesse uno dei tassi di ospedalizzazione più bassi e precari del Paese.
La ‘Partitocrazia-Ndrinocrazia’ fa strage di popoli.
Demi Romeo _ 21 anni, calabrese incazzato. Studente di materie giuridiche vittima delle incresciose fasi di mobilità internazionale che lo costringono periodicamente ad assentarsi dalla propria terra di origine. Rompipalle dichiarato di qualsiasi partito, cinico osservatore dei processi politici, dannato da quando scoprì di essere Socialista e anche un tantinello Radicale grazie ad una seduta di ipnosi regressiva.
Però non c’è qualcuno con la lupara dentro alle cabine elettorali…il guaio è che la regione e gli enti pubblici sono i principali se non gli unici datori di lavoro e la sanità l’industria principale, ed è chiaramente in mano alle cosche. Non basta votare a sinistra, perchè anche il PD è in mano alle cosche, anche se non so bene l’attuale distribuzione tra le correnti. Sicuramente la maggior parte dei margheriti e , da come agisce, un certo Adamo ex pc. Lo so che è facile dare consigli stando a Torino,ma se non cominciate a fare azioni di sputtanemeto collettivo e imdividualizzato con i piagnistei e la richiesta di intervento degli angeli o della madonna non si fa niente. Per esempio, circondare la casa di un primario ignorante con cartelli tipo “ne hai fatti morire troppi, va a studiare”, o la casa di questo Adamo con cartelli “formiamo un cordone anticosche”, qualcosa succederà, soprattutto se avvertite prima, le sedi centrali di Stampa, Corriere e Repubblica. E poi, una volta sotto elezioni venivano a Torino i sindaci calabresi a aiutare i candidati immigrati. Adesso potreste chiedere aiuto agli emigrati, che scendano a darvi una mano. Vi assicuro che si vergognano molto, e sono gente generosa e di cuore
Mi limito solo a dare un 10 e lode all’estensore dell’articolo e al primo commentatore.