[E poi c’è … Labouratorio a carte 48] Penzieri sparzi
lunedì 20 aprile 2009 | Scritto da Tommaso Ciuffoletti - 1.750 letture |
Cyrano vota Sinistra e Libertà
Venite pure avanti, voi con il naso storto socialisti puristi io più non vi sopporto
Sinistra e Libertà, non sarà una gran figata però un’alternativa nessuno l’ha trovata
Venite pure avanti compagni sospiranti, anche dopo 20 anni che pure sono tanti
Compagni che serbate un giusto e bel ricordo, andiamo adesso avanti e basta col rimorso
Non avremo successo, ma nemmeno paura, quindi non ci rendiamo la vita ancor più dura
Le cause ed i veleni, le rivendicazioni, sono cose che davvero a me han rotto i coglioni
Io son probabilmente una testa di cazzo, ma quelli che si lagnano mi fanno uscire pazzo
Fanculo Franceschini, fanculo anche Di Pietro, però io non ho voglia di prenderlo di dietro
Io non ho voglia di prenderlo di dietro
Terremoti, referendum e stronzate democratiche
Dunque, il profondo cordoglio per le vittime del terremoto non avrà cittadinanza in queste brevi righe, lo dico subito a scanso d’equivoci, dato che nell’Italia del benpensare il riferimento ai terremotati d’Abruzzo è diventato un’arma di ricatto morale. Arma che può essere tirata fuori in qualunque discussione ed usata nei contesti più assurdi e con i riferimenti più improbabili.
Caso lampante è quello del referendum per la modifica della legge elettorale.
Quell’anima bella di Franceschini, che da quando è segretario del PD non ne ha azzeccata una, ha creduto di aver avuto una bella pensata per mettere in difficoltà l’invincibile Cavaliere. Quel furbetto di un Franceschini gli ha detto all’invincibile Cavaliere: “Se non accorpi referendum con le europee spenderai un sacco di soldi che potrebbero andare ad aiutare i poveri abruzzesi”.
Lasciamo perdere che l’accorpamento sarebbe incostituzionale, lasciamo perdere che nel caso passasse il referendum riuscirebbe nell’impresa di peggiorare il Porcellum, lasciamo perdere che Guzzetta (e Ceccanti) avrebbero pure rotto i coglioni. Consideriamo solo una cosa: se il referendum passasse il PD avrebbe serie possibilità di andare al governo solo quando i lavori per riparare tutti i disastri del terremoto saranno stati completati. Questo è l’unico vero link che c’è tra il referendum e il terremoto d’Abruzzo.
Pisciate fuori dal vaso e libertà d’espressione
Tutto quello che volete, ma non mi rompete i coglioni con la stronzata che difendere Vauro significa difendere la libertà d’espressione. Vauro continua infatti ad esprimersi serenamente e dietro compenso. Semplicemente quel compenso non gli verrà più corrisposto con il denaro pubblico della Rai (ma con il denaro pubblico dei finanziamenti all’editoria!).
Difendere Vauro significa dunque difendere la libertà di pisciare fuori dal vaso a spese dei contribuenti. A ciascuno decidere se ne valga la pena.
A metterla così, forse, Vauro posso difenderlo anche io …
LABOURATORIO n.48 – PENZIERI SPARZI
- [Labouratorio a carte 48] Penzieri sparzi
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Il Cyrano è spettacolare, semplicemente spettacolare…
M’inchino e ringrazio!
settimana prossima tornerò a scrivere per parlare di come gli attrattori di sistemi dinamici a coefficienti di elevata intensità siano tutti o quasi tutti intrinsecamente dannosi per gli elementi del sistema. E di come questi concetti si applichino benissimo al caso dei miei amici Nicola e Chiara, e degli stimati Saverio e Gianni…
sono in cordiale disaccordo con praticamente tutto quello che hai scritto nell’editoriale, tommy!
La cosa mi conforta! 😉
a questi penzieri, avrei preferito persino il Panzieri
quale miglior accompagnamento per il tuo ritorno su queste pagine Nic?per il prossimo numero adesso vogliamo il controeditoriale…
Invece io concordo con “se il referendum passasse il PD avrebbe serie possibilità di andare al governo solo quando i lavori per riparare tutti i disastri del terremoto saranno stati riparati.”
Per il resto, alla corrente N. Cavalli lesto mi iscrivo, piuttosto.
Cavolo, tra l’altro quella frase è venuta fuori proprio male!
Meglio correggere và!
sulle possibilità di governo del pd, referendum o no, sono piuttosto d’accordo..
Meno male, finalmente si sono trovati modelli di riferimento per il socialismo liberale del XXI secolo: la RAI di Bernabei, e i mezzucci antireferendari in stile Vaticano. Evidentemente, poi, i soldi risparmiabili con l’election day (che siano essi destinati all’Abruzzo o alla pensione della zia Ermenegilda) a noi ci fanno schifo…
Ma qua non si tratta di “mezzucci antireferendari” e ci vorrebbe poco a capirlo … roba tipo un po’ di ABC di diritto pubblico.
Se ciò a cui serve l’ABC di diritto pubblico è capire l’incostituzionalità dell’accorpamento del referendum alle europee, allora sarà il caso di fare un ripasso anche all’ex presidente della Consulta, Annibale Marini: http://www.libero-news.it/adnkronos/view/100740
P.S. Il 18 giugno 1989 già si votò contemporaneamente per Europee e referendum.
Se ci mettiamo a fare la gara dei pareri non so chi la spunta!
A proposito, che referendum era quello dell’89?
Non ho particolare simpatia per Vauro, però questo vizio di attaccare chi esprime opinioni (che ovviamente non coincidono con le proprie) sulla televisione pubblica, e che per questo viene pagato con i soldi dei contribuenti, nasconde una grande povertà di argomentazioni. Non sono certamente quelli, i soldi spesi male dalla Rai e dallo stato italiano!
Questo referendum pasticcerebbe ulteriormente una legge elettorale scandalosa, ma non è onesto evitare una nuova sconfitta politica spendendo un monte di soldi dei contribuenti!
Giulio, nessun problema a discutere della difesa di Vauro. Solo una cosa (quella che forse non ho scritto abbastanza bene nel pezzo): non me lo si dipinga come martire, che se proprio vogliamo cercarne ne troviamo di più adatti.
Vogliamo difendere il diritto di pisciata fuori dal vaso? Io ci sto, però argomentando senza nascondini o “benaltrismi”.
Tommaso, basta che tu definisca “pisciata fuori dal vaso”. Se significa “opinioni non allineata con la lobby di governo” (semmai con altra lobby, ma e’ altra storia) allora io quel diritto lo difendo eccome.
Poi, Vauro non e’ un martire, e’ un privilegiato scaltro: come Santoro, Travaglio e altri che grazie a Berlusconi possono continuare a campare da un pezzo. Ma vuoi vedere che Vespa e il Papa 24 ore al giorno vanno bene e questi no?
Premesso che a me il termine lobby non scandalizza, tutt’altro, la questione non riguarda nè lobby nè allineamenti.
Riguarda semplicemente il non rendersi conto delle situazioni.
A Vauro è capitato quello che a volte capita al briaco che cerca di pisciare nel cesso: la mira incerta non fa colpire il bersaglio.
Non vedo martiri della libertà insomma, ma pisciatori dalla mira incerta.
Vauro può stare sul cazzo è questo è legittimo. Di martiri da santificare non sentiamo il bisogno, per carità! Allora lasciamo che Vauro (o chi per esso) continui a fare le sue vignette (anche a costo di offendere qualcuno!) coi soldi del contribuente, certo, perché se decidessimo che chi viene stipendiato dalla Rai non ha il diritto di esprimere una voce critica, dovremmo cercarla altrove, per esempio nella televisione privata, e allora stiamo freschi!
Io dovessi fare l’avvocato di Vauro sposterei il tiro sul fatto che tanto scandalo è stato fatto delle sue vignette.
Tommaso, molto semplicemente: ma chi ha diritto di esprimere un parere in televisione? E chi lo decide, questo, il governo? Se, come pare, vige la legge degli ascolti, Santoro gioca secondo quelle regole. E poi se ha detto falsita’, lo si quereli. A me, piu’ che Vauro, pare tristissimo che il cartello per le Europee noto come “SeL” non trovi di meglio da fare che parlare ossessivamente di questo. Chi piscia fuori dal vaso sono loro, piuttosto.
Infine, io le vignette le ho viste: alcune fanno ridere, altre meno… come spesso accade. E con cio’? Da quando in qua in TV va solo quello che non viola le norme di “buongusto”?
ma scusate di tutto l’editoriale discutere della parte finale su Vauro e’ insensato. Io che non voglio piu’ pagare il canone rai e che per leggere e trovare opinioni diverse vado pure a Casa Pound non mi struggo per quello che la Rai fa o non fa vedere, tanto io non lo vedo e basta.
Si sa che il principio con cui si parla in Rai non e’ ne’ l’audience ne’ il pluralismo ma il colore della casacca politica della propria rete e in che quota sei stato assunto. Se Vauro con la sua condotta e’ uscito dal perimetro previsto dalla sua quota e’ un problema suo.
Il problema nostro sarebbe come cambiare lo stato di cose in RAI, ovvero come garantire la liberta’ di espressione e il pluralismo politico in questo paese.
Indignarsi per le mancanze di questa burletta di libera informazione e’ velleitario ancora prima che inutile.
Poi si sa che Tommaso deve provocare no?Molto piu’ interessante nell’editoriale comunque erano la prima e la seconda parte, ovvero perche’ i socialisti non riescono piu’ da oltre 15 anni a pensare in termini politicamente raziocinanti, e perche’ il PD e’ disposto a suicidarsi uccidendo tutti i suoi possibili alleati. Sono due forme congenite di masochismo politico o c’e’ ancora speranza?
Pasquale, se si tiene per buono il tuo metro, allora voglio andare anche io in Rai a prendere soldi per pisciare fuori dal vaso.
Quanto al fatto che SeL parli solo di Vauro, scusami, ma questa … da dove l’hai tirata fuori?!
Tommaso,
in TV “tu” (inteso come area politica SeL) ci sei andato. Mi pare che proprio ad Annozero ci fosse Fava, o no? Non e’ che tutta la questione si riduce a “voglio andare anche io?”A tal proposito, provoco io: basta fare come Capezzone e si appare ogni mezz’ ora.
Che SeL parli solo di Vauro sara’ eccessivo, ma per svariati giorni quella mi pare fosse la principale notizia sul loro sito. Ancora oggi si propaganda un Sit-in “libera-tv-libero-stato” che cita Vauro. (poi, e’ vero, ci sono altri temi poco europei come la solita polemica sul 25 Aprile)
Plex, io avevo espresso la mia condivisione su altro punto del pezzo: quello della remotissima possibilita’ del PD di ritornare al governo (referendum o meno). Poi, pero’, non e’ che si possa commentare piu’ di tanto. Due-tre spunti ci sono nell’ articolo: quei socialisti che Tommaso non sopporta non sono forse gli stessi delle combriccole fiorentine e non? Cosi’ pure la conclusione della parte in versi pare poco “ragionata” e molto di istinto: che significa non volerla prendere in quel posto? Far politica per ripicca e tigna?
Infine, non si provi a vendere (ne’ ora ne’ dopo le elezioni) la bugia che SeL (QUESTA SeL) era l’ unica possibilita': e’ il trucco usato da sempre da gruppi dirigenti autoreferenziali e con poche idee. Se si e’ voluto proseguire con vecchi meccanismi, non si dia la colpa ad altri. Ricordo che Tommaso ha appoggiato la mozione Nencini che di dialogo costruttivo e convergenze con SD e altri a sinistra non mi pare abbia mai voluto discutere. Aveva un altro piano… e’ gia’ fallito o non c’e’ mai stato?
dai Pasquale, non era un accusa… So come la pensi su SeL e non e’ molto diverso da come la penso io.
Il punto che volevo sottolineare e’ un altro. Molta parte tanto del PS quanto del PD, sia in termini di dirigenti che di militanti, fanno politica con la testa rivolta all’indietro e senza capacita’ di formulare strategia alcuna.
E’ chiaro che le due cose sono intrecciate. Nel senso, questi parlano di Craxi perche’ non sanno che dire sull’oggi e sul domani. Pero’ questa sembra solo la risposta al prim’ordine.
Al netto degli interessi individuali che muovono i burattinai e chi tira le fila del gioco, questa questione riguarda anche il dibattito pubblico e tanta parte dell’opinione politica dei cittadini piu’ informati. Nelle stesse discussioni su facebook e tra compagni, si sta sempre a parlare delle stesse quattro cose.
E il PD stesso sembra esistere con l’unico scopo di fare fuori i potenziali alleati. Il tirare a campare in molti casi sembra piu’ un riflesso condizionato che una scelta razionale.
Per come la vedo io questi sono tutti sintomi che, ripeto al netto degli interessi individuali, siamo ancora alle prese con i postumi di tangentopoli, che, nella psicologia del paese, se se ne puo’ definire una, rappresenta un trauma ancora lungi dall’essere superato.
Per cui dato che tutti dobbiamo fare un salto da uno psicologo, rimane vero quello che dicevamo due labouratori fa: S&L potrebbe essere utile se provasse a diventare una seduta di psicanalisi politica collettiva. Ma sono tutti un po’ restii a sedersi sul lettino direi…
Pasq, la verità è che nel PS negli ultimi mesi, per un motivo o un altro, s’è sempre campato alla giornata, altro che “piani” e “programmi congressuali” da rispettare.
Si campa con quel che si trova. Alle Europee poi era necessaria un’alleanza, ma non per chissà quale strategia o prospettiva di “riformismo”, ma per il fatto che non si sarebbero mai potute raccogliere tutte le firme per il simbolo elettorale del PS. L’alternativa sarebbe stato il simbolo “Socialisti Uniti per l’Europa” delle scorse elezioni, e ti assicuro che anche quell’ipotesi è stata passata al vaglio…te lo immagini, candidati in Europa col “Garofano”?A me la cosa avrebbe fatto ridere di certo, eppure di sicuro quel simbolo avrebbe raccattato più voti di quello nuovo del PS. La nostalgia tra gli ex elettori socialisti è sempre forte, ma non basta solo il nome “PARTITO SOCIALISTA” a farla risvegliare del tutto…è necessario il GAROFANO, la I dopo PS, e pronunciare le cinque letterine magiche…C-R-A-X-I…e il gioco è fatto!
Ahhh…erano proprio altri tempi quando si criticava il “pagurismo” di Boselli…
Mhmhm … senza andare troppo oltre, chè l’editoriale è stato scritto in fretta e furia, ma così come Labouratorio nonostante tutto chiede un po’ d’impegno per essere messo in piedi, anche il lavoro politico chiede un po’ d’impegno.
Per carità, siamo tutti indegni, ma non ho visto molto oltre l’indegnità di cui sono fiera parte. Anzi, rivendico con immenso piacere il lavoro fatto a Firenze.
Poi se non ci fosse chi si lamenta avrei a preoccuparmi.
Ma al di là dell’obiettare il mancato lavoro dei degni … non ho visto neanche proposte – mi vanno bene anche le più campate per aria, purchè siano – alternative.
Poi può darsi che sia colpa mia che son stato distratto. Ci sta benissimo, dato che le vicende fiorentine mi hanno assorbito non poco. Però, ecco, se ce ne sono o ce ne son state e io me le son perse son pronto a e ben contento di farmi aggiornare.
Plex e Crucio, credo che la situazione che disegnate sia verosimile…e mi era anche chiara. Che certa gente “campi alla giornata” io lo capisco, per uno che non ha fatto altro da sempre. Pero’ non capisco perche’ la nostra generazione dovrebbe andar dietro a questi! Se “mi sbatto” ancora a discutere (relativamente) e’ perche’ di potenziali militanti e dirigenti “preparati e con le palle” (come reputo Tommaso) ce ne sono.
Ma smettiamola di parlare ai residuati degli anni 80 e 90 nel loro linguaggio putrescente. Lasciamoli andare alla deriva. Tommy mi pare si indirizzi piu’ a quelli che “SeL puzza perche’ ci sono i comunisti” che a quelli che “SeL no perche’ e’ di risulta, improvvisata e squallidamente salva-poltrone!”. Lo so che e’ difficile parlare a tanta parte di elettorato disincantato e deluso, che spesso non vota o vota sinanche Di Pietro o Rifondazione piu’ per “ignoranza politica” che per altro… Ma siccome i tromboni comunque non rispondono, se proprio si ha la passione per la politica tentar non nuoce. Con strade e parole-chiave ne’ nuove ne’ vecchie: semplicemente “nostre”.
Non stiamo a commentare la notizia del giorno: e’ ora di dettare l’ agenda. Ci vorra’ il tempo che ci vuole, ma ormai non c’e’ fretta: Berluska e i suoi resteranno a lungo.
Ho letto solo ora le tue repliche. Forse te le sei perse, le mie (e non solo mie, per carita’!) decine di proposte nel corso degli ultimi 3 anni. Certo, alcune scelte vanno fatte e perseguite coi mesi e con gli anni. Coinvolgendo nel modo opportuno un target piuttosto che un altro. Poi, scusami, ma il mettere la questione in “c’e’ chi fa di meglio?” e’ un po’ infantile. Io sono l’ incompetente elettore, tu fai il politico. C’e’ un’ asimmetria di onori ed oneri, direi.
Se, nel caso in questione, si arriva “sotto” le Europee smarriti e senza linea, certo che si finisce con soluzioni estemporanee. Non ti ritengo certo responsabile delle scelte nazionali, pero’ nessuno ti obbliga a scrivere il panegirico per dovere di partito. Se lo fai, “l’elettore deluso e incazzato” come il sottoscritto la lista non te le vota e ti tieni pure le critiche, mi dispiace.
Questo non ha a che fare col tuo *impegno* a Firenze: mi pare di non aver solo criticato; in alcune occasioni (l’ ultima per la vicenda Englaro) non ho mancato di congratularmi. Cerchiamo di distinguere le critiche politiche “nazionali” da quelle “ad personam”, siano esse politiche o meno. Io, se non fosse per una certa “rabbia civica” che non accenna a scemare, non avrei alcun motivo personale per seguire (e arrabbiarmi per) le vicende italiche. Vorrei sperare in un futuro diverso, non in “versioni leggermente riviste” dello squallore esistente…
Se non sta bene e la cosa non aiuta il dibattito ma anzi lo riduce di livello basta dirlo, si toglie il disturbo.
Caro Pasquale, chapeau.
Ora dico anche una verità che sta dietro tutto questo. Son cose personali, ma come dice Marcone il privato è politico. Quindi a parte i miei scazzi personali, quelli davvero troppo personali e antipatici per parlarne qui, devo essere sincero: vivo questa cosa anche nella veste di dirigente locale di un piccolo partito.
Mi chiedo io stesso quanto della mia ostentata convinzione sia figlia di questo e quanto di una reale e spontanea capacità di crederci davvero.
Credo ci siano entrambe le cose … e forse è normale e giusto che sia così. Labouratorio mi serve anche da sfogo, ma in questo credo possa servire non solo a me, ma anche a tanti che in questa situazione – anche da elettori, militanti o simpatizzanti – si trovano con più dubbi che certezze.
Vediamo se – anche a costo di scazzarci un po’ fra noi – riusciamo a fare qualche passo che in effetti, se aspettiamo i dirigenti, faticheremo a vedere.
P.S _ Con la speranza che lo scazzo con Soc.Er. non l’abbia ferito troppo. Ma di questi tempi son proprio incarognito.
Tommaso, mettiamoci una pietra sopra.
Chiedi qualche suggerimento costruttivo: nella situazione in questione, e’ arduo perche’ non mi ci sarei ficcato, ma ci provo.
Innanzitutto, chiarirsi:
Se SeL e’ solo una lista per le Europee, provate a parlare di Europa. Non di Abruzzo, Referendum, Vauro ed altro.
Di Europa e di proposte per quella. Anche li’, con la consapevolezza in parte di mentire: perche’ con (al piu’) 4 cani sparsi in tre gruppi non si fa niente. Ma almeno con il gusto di distinguersi e di mostrare una qualche competenza, semmai di far emergere qualche idea…
Se SeL aspira ad essere altro sulla scena italiana, provate la scommessa e promessa di parlare di problemi e possibili soluzioni. Quella e’ la catarsi vera, non il Concilio di Fiuggi su Craxi e Berlinguer. Di lasciar da parte paroloni quali socialismo e comunismo e realizzare che la differenza tra sinistra e destra e’ data innanzitutto dalle istanze che sta a cuore risolvere: sui modi ci si picchi pure, ma si decida infine una strategia e la si persegua. Che funzioni o no, chi su quella ha vinto verra’ valutato.
Problemi, fatti e proposte di soluzioni su cui confrontarsi. Da sottoporre all’ esame e alle critiche dei cittadini “interessati” (tanto, se prendete qualche voto che valga, e’ di questi) prima ancora che dei quattro iscritti ai partitini-fantasma.
Via web, per le piazze, nelle scuole. Dalla piccola scala alla grande. Una “costituente popolare” per dibattere di idee a tema e di strategie per attuarle. Lasciamo stare la tassonomia e gli ornitorinchi, l’ Italia non ne ha bisogno.
dello scazzo,
Soc Eret pensa che un aspirante leader dovrebbe esser più prudente onde evitare possibili figuracce(specie se è un bastardissimo mezzosangue radicale :-p ),
in quanto alla ferite – sei così tenerone che quasi mi commuovo – sono diventato socialista per non dover essere buono, bravo e bello
o chiederlo agli altri di esserlo
( insomma ….
se decidete di far l’assalto al cielo, chiamatemi che mi faccio la tessera.
se invece si vuole continuare ad aspirare allo Zeitgeist più perfettissimo, beh chiamate qualche fighetto comunista o liberale, loro ce l’hanno incorporato di serie )
Prudenza, altra dote da segnare nel taccuino dei prossimi acquisti … oltre a pasticche di varia natura!
devo dire che lo scazzo del Soc Ere è efficace salvo che nella parte sull’assalto al cielo che è troppo dentro quell’atteggiamento da perfetti aderenti allo spirto del tempo che giustamente mette sul conto di liberali e comunisti… comunque nonostante tutto bisogna ancora credere che SeL abbia fortuna e successo e prospettiva, come Camus invitava a pensare Sisifo nonostanete tutto come un essere felice…. e cari dirigenti locali socialisti adesso vi tocca di cantare ma anche di portare la croce! sì, ci vuole pazienza ….
compagni,
comprendo che il dopo feste è duro per chi lavora per/con le aziende, maggio è il mese in cui gli universitari preparano gli esami della sessione estiva di giugno/luglio e molti di voi sono impeganti in campagna elettorale nel mondo reale…
però almeno un paio di numeri di lab dovreste farli uscire prima della tornata elettorata.
hai ragione, dopo il week end riprendiamo a lavorarci. Ci scusiamo con i lettori…
@SocEr.
Ma perchè non ci scrivi qualcosa anche tu? 😉
un pezzo l’avrei . se lo volete ditemi dove/a-chi lo devo spedire.
a chi li hai spediti solitamente i tuoi pezzi precedenti?
le ultime volte a gente che non ha sforzato i propri ditini neanche per rispondermi
@soc er
mandali al solito indirizzo.
Io ho pubblicato tutti gli articoli che hai mandato tranne uno, perche quella settimana ero fuori e di lab si è occupato Tommaso. Avrei dovuto risponderti e me ne scuso.
io vi ho mandato un pezzo da un pezzo…
cercheremo di recuperare tutto, a tempo debito. Ma al momento siamo tutti impegnatissimi in un progetto super segreto…
A parte gli scherzi, l’unico indirizzo sicuamente affidabile per mandare articoli (e ritrovarli in fretta al momento della pubblicazione) e’.
Ma il metodo infallibile e’ registrarsi e salvare l’articolo direttamente nella banca dati del sito.
Labouratorio è morto. VIVA LABOURATORIO!
😆
martedi 14 luglio. Su Labouratorio ci riprendiamo la bastiglia!
Che brutta fine avete fatto….non vi scrive più nessuno….
tranquillo Guevara detto Che, noi ci siamo e stiamo per riapparire. Tu invece ormai fai solo alcune comparsate cinematografiche hollywodiane di dubbio gusto…Brutta fine per un rivoluzionario della tua fama!