[L’embrione clericale]Parte 2: il capitalismo eugenetico
martedì 3 febbraio 2009 | Scritto da Redazione - 1.901 letture |
di Socialista Eretico
Negli ultimi tempi si susseguono notizie intorno alle staminali .
L’ultima in ordine cronologico la notizia che in UK saranno consentite sperimentazioni sulle staminali dei feti abortiti.
C’è un equivoco da chiarire in proposito: le staminali adulte non sono oggetto di contestazione da parte del fronte pro-embrione e sono, ad oggi, le uniche utilizzate con successo nelle pratiche mediche (es. :trapianti di midollo) inoltre sono quelle che probabilmente dovrebbero consentire le maggiori utilizzazioni mediche nel breve-medio periodo per questioni di pura biologia (la loro parziale specializzazione).
Non è un fattore da trascurare: la ricerca medica, indirettamente o direttamente , usufruisce di fondi statali. Fondi che sono limitati, soprattutto in Italia. Questo significa che puntare ad un grande risultato sul lungo periodo (la ricerca sulle staminali embrionali) sega le gambe ad altri settori di ricerca che potrebbero ottenere risultati ,minori ma non trascurabili, nel breve-medio periodo.
Il fattore tempo non è un fattore trascurabile nelle malattie. L’ illusione di una cura definitiva contro questa o quella malattia ha un grande prezzo: cure parziali nel breve periodo. Ogni anno sono vite su vite che si consumano in attese inutili .
Alla tanto sbandierata libertà di ricerca si contrappone il buon senso, tanto più che nella vita delle comunità non esiste una libertà assoluta in nessun settore, la pretesa di volerla installare in un settore dai risultati così ambigui e che genera dubbi tra larghe fette della popolazione appare decisamente velleitaria.
L’unico settore dove la libertà va imponendosi senza sosta è quello della ricerca del profitto. Il nostro è un sistema socio-economico capitalistico. Il più efficiente sistema per la produzione di profitto.
Il capitalismo riesce a rompere lo status quo (legami sociali, tecnologie consolidate) riuscendo a produrre una grande quantità di energia ed , anche gli estimatori lo ammettono, producendo una non irrilevante tossicità. Esso non ha bisogno di una nazione, di un’organizzazione politica, di una tecnologia in particolare, l’unica cosa di cui ha bisogno è, in primo luogo, il riconoscimento del diritto di proprietà ed in secondo luogo l’incolumità del soggetto proprietario.
Cosa significa questo?
Che storicamente il capitalismo si espande anche grazie a nuove tecnologie. L’ingegneria genetica è una grande possibilità di espansione capitalistica. Naturalmente il problema non risiede nell’ espansione capitalistica e nella sua produzione di ricchezza.
Non siamo credenti comunisti che devono esorcizzare il satana capitalista da ogni cosa prima di considerarla monda.
Il problema risiede nella possibilità dell’ ingegneria genetica di modificare la stessa natura umana.
La possibilità di creare una società inegualitaria su basi genetica tanto cara al passato nazismo e che ora viene rispolverata dai settori filo-scientisti del sovrumanismo. Chi , avendo possibilità economiche per pagare modifiche genetiche , non vorrà un figlio super-dotato?
Quale governo non potenzierà i propri soldati e i propri ricercatori scientifici ?
Quante donne del Terzo Mondo dovranno, per mangiare loro e la loro famiglia, cedere non solo l’utero ma fornire embrioni per cure , sperimentazioni…..(si pensi ad eventuali successi delle staminali fetali ed a quale commercio di feti abortiti scatenerà in presenza di una non personalità degli non-nati)
E chi pensa di glissare bollando quanto letto finora come un superato approccio marxista e neo-luddista si ricreda: qui si stanno sviluppando Mises e Fukuyama.
Ed infatti la soluzione proposta non è un ritorno a sopravvalutate Acardie o rivoluzioni di puri rivoluzionari bensì l’estensione del diritto di proprietà (e di incolumità) all’embrione.
Una tale riconoscimento creerebbe una situazione di protezione sociale per l’embrione all’interno dello stesso capitalismo come avvenuto per i riconoscimenti della parità femminile e dei diritti dei minorenni , liberati dall’arbitrio del patriarca dalle stesse regole capitalistiche (si, sono di quelli che: “le donne si sono liberate grazie al capitalismo”).
E’ evidente che la prima cosa che dovrebbe essere modificato è il diritto privato ed in particolare il diritto di successione.
Da Wikipedia:
“Il transumanesimo o transumanismo (a volte abbreviato con >H o H+) è un movimento intellettuale e culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l’invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umana.”
Penso che la ricerca finalizzata a migliorare la condizione umana possa essere una cosa buona, a patto che non risponda a logiche di profitto ed interesse personale, ma che sia invece a disposizione di tutti e che ne possa beneficiare l’intera collettività umana.
certo le tecnologie sono un bene, specie se potenzialmente accessibili a tutti.
rimane da discutere fino a quanto/quando si può modificare il patrimonio genetico di un figlio o orfano (destinato ad esempio come un futuro soldato).
per quanto riguarda il transumanesimo è diviso in varie anime : ci sono gli ultra-liberisti, i socialisti e persino i neofascisti (o come dicono loro: i sovrumanisti).
sono mesi che non seguo le vicende di quel gruppo…
cmq , per quanto riguarda l’ Italia, allora il presidente dell’ AIT (associazione italiana transumanisti) era Riccardo Campa, socialista e rosapugnista.
ed avevano subito una scissione dell’area filo neocon che accusava il movimento di collusioni con i fascisti.
[…] Parte 1: il metodo laico Parte 2:il capitalismo eugenetico […]
cioè vuoi far diventare l’embrione di proprietà della madre onde poterlo proteggere?
veramente oggi l’embrione è proprietà della madre.
io voglio dargli una personalità giuridica propria(credo si dica così)
con un legittimo tutore legale però…e chi sarebbe nel caso?
la madre, per quanto mi riguarda.
anche se sarebbe poco importante perchè “la vita altrui è indisponibile” e la sua difesa starebbe nel poter ereditare.
Salve a tutti, sono uno dei fondatori del Network dei Transumanisti Italiani, cioe’ uno di quelli che se n’e’ andato dalla AIT. Mi permetto una breve precisazione visto che siamo stati citati (anche se mi rendo conto che la discussione si e’ chiusa da un po’). Quello che vorrei chiarire e’ che non siamo “l’area filo-neocon” come *alcuni* dei nostri cugini dell’AIT insinuano… Il Network e’ politicamente trasversale ed e’ formato da siti e blog indipendenti i cui gestori fanno riferimento ad aree politiche diverse. Vedere per credere: http://www.transumanisti.org