di Antonello Cresti
Coltivo la passione della politica, ennesima perversione personale, da tanti anni.
Il mio percorso all’interno ed all’esterno degli angusti recinti della politichetta italica è noto ed è disponibile al giudizio ed all’attenzione di tutti…
Se cambiati sono i simboli e le storie che mi hanno visto partecipe, dai tempi del movimento studentesco in poi, condivido la battuta di Fabrizio De Andrè che sosteneva di avere “poche idee, ma fisse”.
Cultura della complessità, superiorità della metapolitica, superamento dei miti fondanti ed incapacitanti della sinistra italiana, un cambio anche formale nei linguaggi del fare politica, etc…
Qualche mese fa mi sono imbattuto, non per caso direi, in Tommaso Ciuffoletti, giovane e dinamico militante del (meno giovane e meno dinamico…) Partito Socialista: sin da subito si è mostrata in tutta la sua evidenza una profonda affinità culturale e metapolitica, ancora maggiormente apprezzabile per il fatto che io e Tommaso concordiamo soprattutto quando divergiamo.
La candidatura di Tommaso alle primarie per la presidenza della Provincia di Firenze, sia pur simbolica, è un segnale che da troppo tempo aspettavo: ossia l’occasione di sostenere una persona che non sia l’ennesimo rifiuto burocratico o l’ennesimo carrierista senza intelletto…
Tommaso spicca nel panorama politico per la sua ostentata differenza; non ci riferiamo qui ad una persona che desidera stupire a colpi di estremismo o disdegno della dialettica, ma a qualcuno che è in effetti alieno da un mondo che spesso e volentieri è la quintessenza della mediocrità.
Creativo più che sgobbone, intellettuale disorganico più che pedina intercambiabile delle gerarchie di un partito (e complimenti a Riccardo Nencini che l’ha coraggiosamente nominato segretario provinciale del Partito Socialista), Ciuffoletti avvia con la sua coraggiosa, solitaria presenza un rinnovamento effettivo dei modi della politica.
Chi mi conosce sa perfettamente che non ho alcun interesse a affermare discorsi prettamente generazionali, ma la giovane età di Tommaso, che una volta tanto non è un mero dato anagrafico, è un fatto sostanziale che potrebbe smuovere gli artritici equilibri della politica della nostra città.
Sia pure sostenuto da un “brand” non troppo appetibile per gli amici e gli artisti che mi conoscono, Tommaso ha il mio totale sostegno e spero anche quello di molti altri che una volta tanto sapranno andare oltre le categorie.
Tommaso dovrebbe distinguersi non tanto per quello che dice, ma per le sfumature.
Come operatore culturale so di poter contare sugli interessi, sulle sensibilità di Tommaso ed è per questo che
offro pubblicamente la mia disponibilità ad adoperarmi ad ogni livello per supportare la sua candidatura.
Auguri Tommaso, auguri a tutti noi!!!
Antonello Cresti
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