[Labouratorio 39]Tangentopoli 2 NON ESISTE!
venerdì 26 dicembre 2008 | Scritto da Plex - 1.241 letture |
Ci sono due almeno due motivi per i quali non ci si può aspettare molto, nè di buono nè di cattivo, dall’ondata di indagini che sta riguardando numerose amministrazioni locali, prevalentemente in mano ad esponenti del PD, sommariamente ribattezzata “tangentopoli due”.
Il primo aspetto riguarda la debolezza della politica e dei politici oggetto delle indagini: al di là dei rilievi penali dei fatti in esame, le intercettazioni riguardanti gli appalti alla ditta Romeo a Napoli così come la vicenda Castello a Firenze, rivelano come siano molto più influenti gli imprenditori nelle scelte di interesse collettivo di quanto non lo siano i rappresentanti del popolo.
E’ un’ormai cronica debolezza di una classe politica distante anni luce da quella che nella Prima Repubblica esercitava le proprie prerogative di guida della comunità anche a costo di taglieggiare a forza di tangenti la comunità stessa.
Una politica che più che indignazione e rabbia verso gli abusi di potere commessi da chi al potere ci era arrivato per meriti propri genera nei cittadini frustrazione se non voglia di espatriare nel constatare come la classe politica sia palesemente inadeguata ai compiti che le competono.
Ma vi è un’altra, forse meno evidenziata, differenza tra i fatti di oggi e quelli di allora.
Ed è l’estrema debolezza anche dell’altro fronte dell’ormai quasi ventennale guerra tra politica e magistratura. I magistrati infatti non sembrano disporre della stessa capacità di allora di avere la meglio sul potere politico. Non dispongono più dell’appoggio incondizionato dei media e dell’opinione pubblica, come quando 16 anni fa le televisioni berlusconiane soffiavano sul fuoco del giustizialismo popolare. Soprattutto però, a differenza del biennio 1992-1994, gli manca una sponda forte e organizzata nel mondo politico. Il ruolo che esercitò il PDS in quegli anni, infatti, non sembra poter essere appannaggio del partito di Di Pietro, come dimostra la diffusione delle intercettazioni riguardanti il figlio Cristiano. Al contrario appare sempre più evidente come diverse frange della magistratura agiscano perseguendo disegni diversi e anche contrastanti. Sotto questa chiave di lettura si possono leggere la mortificante battaglia sul caso “De Magistris” tra le procure di Salerno e Catanzaro, situazione esemplare dell’ennesima guerra tra bande che sta contagiando progressivamente tutti i campi del vivere civile.
Ma con una magistratura divisa al suo interno non è pensabile riprodurre fino in fondo e con la medesima efficacia il meccanismo del tritacarne mediatico che ha annientato in due anni i partiti che avevano retto le sorti del governo della Repubblica per oltre 50 anni, e la mancanza di un riferimento politico chiaro che faccia da sponda in parlamento e dia uno sbocco politico ad una questione morale strumentalizzandola come allora ad uso e consumo di una parte non permetterà come allora di avere un’alternativa bella e pronta per sostituire i partiti di governo, a destra come a sinistra.
Al più potremo assistere, come già sta accadendo, ad una gigantesca confusione, in cui i fatti sfumano nel gossip e le accuse penalmente rilevanti poggiano su elementi approssimativi o del tutto inconsistenti, dando però conto della bassezza di una politica dedita alla distribuzione di favori ai propri e all’asservimento ai poteri forti, meno forti e anche debolucci che popolano la penisola.
Si illude dunque tanto chi ipotizza un nuovo stravolgimento del sistema politico così come chi intravedeva l’opportunità di rendere finalmente pan per focaccia 16 anni dopo al gruppo dirigente del PD. Ancora una volta la classe dirigente nel suo complesso (politica, magistratura, imprenditoria etc) si dimostrerà incapace di fornire risposte adeguate ad un paese ormai da tempo sfiduciato e attonito.
La strada da percorrere dunque resta sempre la stessa. La politica deve trovare il coraggio e le capacità di autoriformarsi. Per quanto riguarda il primo ci permettiamo di offrire ai leader dei vari partiti un suggerimento forse pure abusato da parte di un loro collega di un partito che ormai non c’è più:
discorso alla Camera dei Deputati
Per quanto riguarda le seconde, facciamo un appello di parte, la nostra. Si terranno in primavera a Firenze delle elezioni primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla guida della provincia. Uno dei candidati si chiama Tommaso Ciuffoletti, forse il nome vi dice qualcosa. E’ il segretario provinciale del Partito Socialista fiorentino.
Per adesso ci limitiamo a darvi il link al suo blog.
Presto, molto presto, ne saprete di più.
SOMMARIO LAB 39
- [Compleanni]Labouratorio è Passione, Labouratorio è Follia (Andrea Pisauro)
- [Nostalgie Labouranti]Come sarà la terza repubblica: un anno dopo (Andrea Pisauro)
- [Sinistritudini]La malattia della Sinistra va curata con il Socialismo Europeo (Andrea Natalini)
- [Dall’Europa col furgone]Sono “socialismo”, mica socialista, neh?! (Fabio Cruciani)
- [Scarica gli aggiornamenti]Giovani Socialisti
- [Giovani Socialisti]Labouranti per l’Unità (Peppe Potenza)
- [883 MW di Potenza]Suoni dall’adolescenza (Peppe Potenza)
- [Soldi soldi soldi!]Lettera di un bravo consumatore al presidente Berlusconi (Lidano Lucidi)
Buon Natale passato, ragassuoli!
ottimo Fabius, ottimo.
esci ogni tanto di casa pisauro , le hai 1800 preferenze?
no!
allora stai zitto
sempre a parlare in interenet , che ti credi che perchè sei bravo e hai studiato devi andare avanti?
nella vita non vanno avanti quelli bravi ma quelli che sanno farsi rispettare.
lo diceva anche totò riina!
un abbraccio
l amaro ale
Ale grazie, se non ci fossi ti dovrei inventare…
Comunque vale sempre il motto dantesco, guardo e passo senza curarmi di lor
http://www.giornalettismo.com/archives/14220/craxi-e-de-andre-due-vite-parallele/
bell’articolo rino davvero bello.
Si, l’ho letto anche io!Davvero molto interessante!Il parallelo Craxi-De Andrè poi è una chicca.