[Labouratorio di squola dibatte] 1977 x 2008 Innovando la protesta
martedì 4 novembre 2008 | Scritto da Gionny - 858 letture |
Da un paio di settimane Tg e giornali stanno dando un incredibile risalto a quanto sta accadendo nelle università e nelle scuole di mezza Italia. Bhè il motivo per cui un fronte piuttosto ampio di studenti e anche di numerosi professori scende in piazza o occupa i propri Istituti è ben noto e non mi interessa entrare nel merito dei decreti Gelmini né analizzare troppo nelle specifico la protesta che più o meno intensamente sto vivendo in prima persona, infatti come tutti i movimenti studenteschi ha la sua massiccia carica di autoreferenzialità e populismo ma sta anche dimostrando nuove dialettiche e forme di lotta moderne rispetta alle solite mobilitazioni precedenti troppo legate alle esperienze della pantera post 77’.
Molti studenti,anche se non tutti, stanno dimostrando una forte carica di creatività e di spoliticizzazione mai vista, per spoliticizzazione intendo una prassi politica libera dalle solite etichette che si danno alle varie anime dei movimento. Questo fattore anche se spesso rischia di sfociare nel populismo è comunque un grande passo avanti che il movimento studentesco ha fatto in questi lunghi anni di scarsa partecipazione che hanno liberato le menti degli studenti da vecchi e noiosi schematismi. Certamente rimangono alcune parti del movimento settarie ed autoreferenziali ma stanno via via lasciando il posto a gruppi più pluralistici di studenti e man mano che il movimento si allargherà alle fasce meno sensibili e meno politicizzate di studenti sono sicuro che potrà esplodere in una presa di coscienza lucida della condizione sociopolitica giovanile e che pretenda dal palazzo un rinnovato indirizzo politico contro questa immobile società gerontocratica ed alterosclerotica!
L’altro fattore che mi rallegra molto e la tenacia con cui ormai questo movimento sta portando avanti la protesta, a Firenze ormai da tempo si respira un clima molto diverso e non è solo per questo strano sole autunnale che certo ha aiutato le varie occupazioni e manifestazione, è mutato proprio l’atmosfera cittadina.
Io forse sono facilitato nel cogliere questo piacevole mutamento poiché la mia facoltà è l’ultima rimasta in centro ma è indubbio che il grigiore che incombe da un paio d’anni su Firenze è stato spazzato via dalla massiccia presenza nella città di giovani facce sia per le lezioni in piazza,sia per i flash mob, sia per le svariate forme di manifestazione più o meno autorizzate che sfilano,colorano e riempiono le vie del centro da anni lasciate in mano ai turisti. Forse è ancora presto per trarre delle conclusioni ma certo questo movimento non sembra essere almeno nelle intenzioni effimero anzi, per questo auspico che posso servire da detonatore per una ripresa del dibattito politico non nelle solite stanza medianiche ma anche nelle città e nelle fasce di popolazione da anni lontane dall’interesse politico. Insomma per dirla tutta questa opposizione mi sembra fragilina di fronte ad un governo che ,forte del mondato elettorale, sta fomentando impulsi individualistici e antidemocratici con l’unico fine di accrescere la domanda di divieti e proibizioni. L’allarme di Veltroni sullo svuotamento democratico per quanto inopportuno è veritiero perché l’Italia assomiglia sempre più alla Russia di Putin che non alla Francia di Sarkò ( ho citato due destre non a caso). Mi auspico quindi che il movimento non si fermi anzi si prolunghi il più possibile e alzi il tiro della protesta ampliando anche il campo critiche e proposte in altri campi del sociale e del politico, insomma che restituisca la politica alla persone che arricchisca un dibattito a sinistra che stenta a partire e che anzi sembra stia tornando al vecchio “Tutti contro Silvio” ma soprattutto restituisca alla gente ciò che anche il Pd ha tolto cioè la sana partecipazione politica e proprio in questo ,per lo meno a Firenze, il movimento è riuscito in pieno capendo quanto fosse cruciale coinvolgere la cittadinanza a trovando nuove forme per sensibilizzarla.
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