[Polemicamente autoreferenziale] Ma che cazzo stamo a fà?
mercoledì 3 settembre 2008 | Scritto da Filippo Modica - 3.164 letture |
Per la ripresa autunnale di Labouratorio (anche se è ancora estate…) il buon Tommaso (buono sicuramente d’animo) mi chiede di scrivere un articolo. E’ insistente il ragazzo, ma di un’insistenza che lusinga quasi io fossi chissà quale editorialista in esilio.
Penso faccia con tutti così o quasi e fa bene…
Detto questo, mentre scrivo queste righe, mi torna alla mente Bocca di Rosa di Fabrizio De André: “Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel Tempio, si sa che la gente dà buoni consigli quando non può più dare cattivo esempio…”.
Eh sì, quattro consigli mi sento ancora di darli pur avendo perso la voglia di scrivere con regolarità e quasi pure la voglia di occuparmi di politica, ma non mi sento Gesù nel Tempio, forse brancolo nel buio più di voi, cari Labouratores, e forse il “cattivo” esempio sarei in grado di darlo ancora se solo volessi…
Ma bando alle ciance, passiamo alle cose serie che credo siano anche le più divertenti…
Primo quesito: a chi è indirizzato Labouratorio? A una ristrettissima combriccola di radical-socialisti orfani della Rosa nel Pugno? A che serve scriverci addosso e giocare a scimmiottare gli editorialisti più affermati? Un po’ meno di autoreferenzialità e un po’ più di originalità potrebbero conferire maggior fascino alla nostra rivista.
E vado snocciolando altre dritte un po’ come se aprissi una matrioska dopo l’altra…
Nell’era della connessione permanente e del proliferare dell’informazione su ogni tipo di canale, io ho l’impressione (e credo di non essere il solo) che, vuoi per la poca attenzione con cui si ascolta una notizia, vuoi perché a volte siamo di fronte ad una vera e propria manipolazione dell’opinione pubblica, mai come adesso i luoghi comuni più triti e ritriti la fanno da padrone sia nelle chiacchiere da bar che nelle discussioni più “impegnate”.
Secondo quesito: non sarebbe l’ora di lanciare delle inchieste a partire dai temi più scottanti?
Senza facili buonismi e ancor più facili bigottismi si potrebbe fare un’inchiesta, ad esempio, sul fenomeno dell’immigrazione a partire dalle realtà locali.
Potremmo conoscere anche nel dettaglio storie di speranza, di integrazione riuscita o mancata, ma anche il marcio dello sfruttamento (a volte proprio all’interno delle comunità di immigrati, altre da parte di italiani nei confronti soprattutto dei clandestini), dell’integralismo e tutta una serie di tematiche che possono interessare il grande pubblico magari proprio a partire da storie individuali o di singole comunità.
Altro spunto di riflessione: sono molti gli argomenti di natura politica di cui i comuni cittadini capiscono poco o nulla. L’economia che è indubbiamente la preoccupazione principale degli italiani è ancora materia per pochi specialisti con pochi discepoli al seguito (io stesso ne capisco molto poco).
Per non parlare, poi, della giustizia: il Paese considerato culla del diritto pullula di ogni sorta di giustizialismo e a livello trasversale: fosse solo Di Pietro il problema …
E vengo al terzo quesito: non abbiamo forse degli “specialisti” (studenti di diritto, economia, scienze politiche, ecc.) con cui curare maggiormente gli approfondimenti?
Credo di sì, eventualmente potremmo reclutare dei giovani esperti anche al di fuori dei partiti e al di là di ogni steccato ideologico.
Quarto ed ultimo quesito: abbiamo la pretesa, nel nostro piccolo, di influenzare il dibattito politico delle “alte sfere” su qualsiasi tipo di argomento o dovremmo piuttosto puntare ad un’opera di informazione e di analisi cercando di promuovere ad assieme ad altri soggetti poche e mirate battaglie?
Ciò dipenderà dal volume e dalla qualità di ciò che sapremo produrre, ma sarebbe doveroso aprire una riflessione su questo. Non credo che interessi a nessuno utilizzare Labouratorio per i propri esercizi retorico-stilistici, sarebbe utile invece organizzarsi e capire cosa di buono possiamo tirare fuori da questa esperienza.
Nella speranza che in questi miei consigli non risuonino presunzione e saccenza, saluto con affetto tutti i Labouratores: buona riflessione…
cari ragazzi,leggo da un po’ di tempo labouratorio e ora inizio pure a lasciare qualche commento…
devo dire di trovarmi d’accordo con l’articolo di filippo modica.
in particolare credo che bisogna trovare il modo di portare all’attenzione del grande pubblico questo magazine,e per farlo si deve cercare di farlo diventare una sorta di strumento di raccordo tra la politica dei politici e la politica del popolo…cioè bisogna spiegare ai non addetti ai lavori di che diavolo veramente stanno parlando i nostri politicanti,che sempre più fanno a gara a chi la spara più grossa,confidando nel fatto che la maggior parte della gente non comprende a fondo le bestialità che dicono,ma apprezzano chi alza di più la voce(e così inseguono i metodi di bossi e di pietro,specialisti nel dire idiozie ad alto impatto mediatico).un esempio:veltroni dice che il governo si è dimostrato debole nella vicenda degli ultras napoletani immediatamente scarcerati;bisogna sottolineare che il governo non controlla la magistratura,che la responsabilità in questo caso è dei pm che hanno contestato reati che prevedono pene inferiori ai due anni per i quali non è consentita la carcerazione preventiva,piuttosto che altri reati più gravi che pure potevano essere contestati.
sono a disposizione per qualunque iniziativa che vada in questa direzione,compatibilmente con i miei impegni di studio
Concordo pienamente con entrambi,a sfogliare i vecchi numeri si notano eccellenti spunti che però alla fine risultano autorefenziali o meglio non sucitano il dialogo se non con i soliti utenti di labouratorio che per lo più sono “radical-socialisti orfani della Rosa nel Pugno”.Però penso che più di così un megazine online non possa fare…o meglio potrò fare molto meglio se si riuscisse a farlo diventare qlcs di ben più grande.
Iniziare a promuovere incontri e dibattiti fisici per esempio non sarebbe una cattiva idea….poi magari più in là con basi un pò più solide dare il via a qlcs di più costruttivo e duraturo.
per aumentare la visibilità e non rivolgersi solo alla platea di “radical-socialisti orfani della Rosa nel Pugno” , un primo passo è iscriversi agli aggregatori e fare titoli accattivanti.
aggregatore di Sinistra:
http://www.kilombo.org/
aggregatore dei liberali destrorsi(se vi fanno entrare, abbiate crisi di identità):
http://www.tocqueville.it/
aggregatore a-partitico che porta molti contatti:
http://oknotizie.alice.it/
se qualcuno conosce il gestore di questo aggregatore:
http://www.nonsolozapatero.it/
gli dica di darsi una svegliata
buona l’idea di coinvolgere gggiovani studenti in vari settori.
per i dibattiti ci vuole una struttura reale dietro(se l’avete tanto meglio),
per gli incontri tra singoli…. bah roba da clan
Sinceramente non pensavo di raccogliere consensi così pieni senza alcuna critica… E sono piuttosto sorpreso di aver intercettato i primi ed unici commenti (finora) a questo numero di Labouratorio (cavolo, c’è l’editoriale di Benzoni!!!).
Detto questo, mi piacerebbe discutere dei singoli punti proposti nell’articolo per approfondirli e, se è necessario (come a me sembra), trovarne di nuovi.
Nel frattempo chiedo scusa per l’errore di battitura (con preghiera di farlo fuori): c’è un “ad” di troppo all’interno del quarto ed ultimo quesito.
gionny,secondo me qualcosa in più si potrebbe fare anche con le dimensioni attuali,senza attendere che diventi più grande…non voglio fare quello che appena arriva inizia a dare consigli,e in effetti lo sto facendo,ma non mi sembra impossibile provare a pubblicare qualche articolo che spieghi i temi del giorno,quelli che fanno più presa sull’opinione pubblica(di centrosinistra in particolare),li analizzi e li commenti,cercando di restare fuori dal linguaggio politichese.
ottimi gli articoli sulla crisi caucasica,su pisacane,ma bisognerebbe insistere di più su problemi che coinvolgono maggiormente l’opinione pubblica.che ne so,si potrebbe spiegare che sta combinando brunetta,i lavoratori statali sono preoccupati.si potrebbe parlare dell’università italiana,del problema degli alloggi per gli studenti fuori sede(argomenti che interessano me e penso molti altri come me,che non ce la fanno più a pagare affitti spropositati spesso in nero),affrontare i problemi classici della sinistra italiana.
tutto questo con il contributo spontaneo di chiunque possa offrirlo,senza andare ad ingaggiare grandi firme…e accompagnando tutto ciò con un po’ di pubblicità per far conoscere il prodotto.
filippo…a disposizione per ogni discussione proficua e anche frivola
Sì è che forse la realtà sociole è talemente deprimente che la rifuggiamo…però in effetti un deficit di tutta l’area radical socialista è proprio la lontanza dai problemi realid del paese anche se poi ci si occupa di problemi importanti si tralasciano le magagne quotidiane che poi tutti viviamo che non sono altro che il frutto della mancanza in politica dei valori in cui crediamo….forse dovremmo leggere un pò meno giornali tipo il riformista!!!
Questo numero che inizialmente mi è sembrato più scarno del normale si sta rivelando in realtà assai costruttivo visto che finalemnte si fanno un pò di critiche costruttive che dopo 30 numeri sono assolutamente necessarie.
…e cmq sull’anarchismo mi dispiace ma vi ammorberò per altri 2 numeri il Capoccia ha deciso di rendervelo ancora più noiso di quanto possa sembrare smembrandolo in tre pezzi.
Concordo con l’intervento di Jacopo e vorrei aggiungere qualcosina…
Innanzitutto ancora una riflessione sullo stato dell’informazione in Italia: i telegiornali seguono più le dichiarazioni degli esponenti politici che le iniziative, si segue, cioè, più la politica politicante che le reali proposte e battaglie in campo. Ciò rende molte volte l’informazione politica soporifera o tutt’al più pasto quotidiano per i tifosi scatenati delle due curve. I partiti che sono fuori dal Parlamento, i movimenti di opinione e le associazioni tematiche? Come se non esistessero o quasi…
Non parliamo poi di come viene trattata la cronaca nera… E non si capisce mai perché alcune morti fanno notizia ed altre no (suicidi in carcere, e guai ad occuparsi di questo luogo maledetto, che vedono protagonisti detenuti e agenti di custodia, tanto per fare un esempio…).
Vorrei dilungarmi anche su come vengono trattate le questioni economiche (informazione d’élite), le questioni religiose (monopolio di fatto) e le questioni scientifiche (alcuni buoni programmi di approfondimento, ma telegiornali semplicemente scandalosi), ma non voglio tediarvi oltre…
Insomma, il mio invito è quello di curare gli approfondimenti politici e al tempo stesso di lanciare una serie di inchieste su vari aspetti della realtà sociale, trascurati o trattati con superficialità dai media, a partire da storie di persone comuni…
Credo che ci sia bisogno di un angolo di informazione, analisi, approfondimento e di divulgazione culturale alternativo.
Certo, siamo “piccoli” e possiamo fare poco, ma la rete permette di allargare i contatti e di trovare nuove sinergie: state pur sicuri che fra qualche anno il popolo di Grillo non sarà l’unico popolo della rete!!!
Io credo che bisogna portare Labouratorio nei luoghi dei giovani, perché è fatto da gente “giovane”, insomma con linguaggio giovanile. Se maometto non va alla montagna, con grande opera d’ingegneria portiamo la montagna a maometto. La mia proposta(non so se il buon Ciuffoleti ha letto l’e mail con le varie proposte per l’associazione XlRnP) infatti è di abbinare il giornale on line con quello cartaceo nelle università e nei licei. Non serve molto, serve che ognuno animato di buona lena si metta su una pennetta il file pdf di labouratorio e portarlo alla vicina copisteria (oppure farlo a casa con la stampante) e poi lasciarlo davanti le bacheche o zone frequentate da ragazzi e studenti. Non so ditemi voi…
Sì certo però se si pubblica labouratorio con gli articoli sulle dispute interne al Ps ce lo tirerebbero dietro tutti…giustamente!!
d’accordo gionny infatti..
bell’articolo di Filippo. Ottima idea sia la proposta di inchiestare vari temi e ottima l’idea di interpellare esperti. Ora non resta che ciascuno di noi lo faccia.
Sono d’accordo sull’ottima stigliata dell’articolo però non avete risposto alla mia proposta, può aiutare ad espandere il verbum labouratorii?
Io credo che da solo non ce la faccio più bene nemmeno ad impaginarlo Labouratorio.
Tommy vogliamo dare un appuntamento online in cui discutere di organizzazione labouratoriesca?dobbiamo prendere in mano la situazione però tu devi dare un imput no?
Per Andrea Natalini: la tua idea non è male, ma non so se è legale…
Adesso è indispensabile fare una conferenza su MSN o similia e vediamo cosa esce fuori… Ognuno secondo il tempo a disposizione e le competenze può fare qualcosa (per l’impaginazione, purtroppo, non so proprio come si fa…).
Teniamoci in contatto!!!
Tommaso, possiamo e dobbiamo dare una mano tutti a Labouratorio e credo che sia inevitabile. Dobbiamo parlarne…
P.S: X Filippo Modica non vedo altre soluzioni per far incuriosire i giovani che un domani andranno a votare (soglia di età tra i 17 e i 20 anni). Avendo tutti passato la soglia dei 18 anni credo che vi rendiate conto dell’assenza di strutture o mezzi in grado di guidarli verso una piena coscienza politica: gli unici sono la TV e adesso anche internet. Bisognerebbe far capire a questi ragazzi – che in tempi brevi devono decidere per chi votare – che ci siamo anche noi. A PRESTO
mba..
HO LETTO IL TUO ARTICOLO E DEVO DIE CHE SE L’AVESSI LETTO PRIMA MI SAREI POTUTA RISPARMIARE EFFETTIVAMENTE UNA PAGINATA DI CONSIDERAZIONI CHE NON SO PER QUALE TORTUOSO ITER CEREBRALE (GIURO, ERO PERFETTAMENTE SOBRIA) MI HANNO PORTATO A DARE DEL MASSONE A GESU’ CRISTO (NON KE CI SIA QUALCOSA DI MORALMENTE RIPROVEVOLE IN QUESTO).
DEVO DIRE CHE CONCORDO PIENAMENTE CON QUELLO CHE HAI SCRITTO.
AGGIUNGEREI UN PASSAGGIO SUCCESSIVO. DOPO L’INFORMAZIONE VIENE IL DIBATTITO, DOPO IL DIBATTTITO LA CONSAPEVOLEZZA MA DOPO DEVE NECESSARIAMENTE VENIRE L’AZIONE. SCENDERE IN PIAZZA O QUALCOSA DEL GENERE.
LO SO, SONO UN PO FISSATA SU STO PUNTO MA LO TROVO ESTREMAMENTE RILEVANTE. UN ULTIMA CONSIDERAZIONE : MA EPURATE DA QUESTO SITO QUALSIASI SORTA DI COMMENTO FEMMINILE ? MI SEMBRA SIA LETTO SOLO DA UOMINI. NON CI SONO COMMENTI CON NOMI FEMMINILI.
SALUTI E COMPLIMENTI ANCORA PER L’ARTICOLO (TRANNE CHE PER IL COMMENTO IN CUI RAGIONI DI UNA CONFERENZA SU MSN… LO TROVO DI UNO SQUALLORE UNICO).
Raccogli il mio secondo invito e poi forse aumenteranno i commenti (e gli articoli!!!) rosa…
Poi, prima di prendere i forconi e scendere in piazza, bisognerà pure discutere dell’organizzazione dandosi appuntamento da qualche parte e siccome non risiediamo nella stessa città o MSN, o mailing list o qualsiasi altra diavoleria, per quanto squallida, ci è indispensabile…
Piazzista!
Laura ciao e benvenuta nella setta in cui si parla di tematiche del mondo che ci circonda, visto che poche persone ancora hanno la forza di parlarne, eheh! Scherzo, comunque è un problema nazionale quello della partecipazione delle donne: non so perché non scrivano o rendano più vivace il dibattito. Sono forse casa scuola e chiesa? Non mi pare…
PER ANDREA : NON MI VA DI PASSARE PER LA FEMMINISTA SFEGATATA CHE DIFENDE A SPADA TRATTA LA “CATEGORIA”, ANCHE PERCHE’ RITENGO CHE SE DA UN LATO MOLTE DONNE ABBIANO SCARSO INTERESSE RIGUARDO TEMATICHE POLITICHE E SOCIALI (CON MOLTE MIE COETANEE IN EFFETTI, LA SOLA COSA CHE MI ACCOMUNA E’ IL CICLO MESTRUALE) CREDO CHE CI SIANO TANTISSIME RAGAZZE INTERESSATE ALLA POLITICA CHE PERO’ VENGONO TENUTE IN DISPARTE, FORSE PERCHE’ RITENUTE POCO “ADATTE” AD AFFRONTARE CERTI TEMI.
COMUNQUE GRAZIE PER LA TUA DOMANDA, MOSTRI UN INTERESSE NEI CONFRONTI DI QUESTO TEMA, IL CHE E’ DA APPREZZARE. SALUTI!
Bella risposta! Allora cerca di infoltire con la tua verve questa colonia di ragazzi particolarmente mondaioli…stay tuned! Ciao
Pippo a questo punto esigo che per il prossimo numero tu prosegua il dibattito che hai avviato. Hai tempo fino a stasera!
salve, seguo con interesse questo contenitore (e, avendo l’opportunità, non mi dispiacerebbe avere in edicola una rivista di opinione del genere).
stavo per consigliare l’utilizzo e la diffusione tramite facebook, e in effetti vedo che lì il gruppo esiste (non so da quanto: in ogni caso sembra ancora un po’ spento).
beh: per i dibattiti e le discussioni, nonchè la visibilità tra i ggiòvani a mio avviso è l’ideale.
spero ne venga fuori qualcosa di buono
saluti a rileggerci
vittorio grazie non ti avevo visto, nei commenti le donne prima eheh…cmq grazie e credo che questo contenitore debba essere il futuro magazine socialista. Grazie ancora ragazzi!