[Oltre l’Arcobaleno] Verso quale sinistra stiamo andando?
mercoledì 18 giugno 2008 | Scritto da lucag - 2.181 letture |
articolo di Luca Giangrande*
Dopo lo strappo del Pd in campagna elettorale con i partiti di sinistra di questo paese, e la cocente sconfitta nelle ultime elezioni politiche e amministrative (ultima quella siciliana) la sinistra italiana si trova oggi vicino ad un bivio, e la domanda spesso ricorrente è: che fare?
Il progetto la Sinistra l’Arcobaleno, ovvero la lista elettorale messa sù da Rifondazione, Comunisti italiani, verdi e sinistra democratica (movimento fuoriuscito dai DS), è stato subito accantonato dopo la sonora quanto inaspettata sconfitta elettorale (S.A. fuori dal Parlamento) secondo Diliberto e Ferrero dovuta non alla passata esperienza di Governo o al programma poco chiaro, ma alla scomparsa della falce e martello.
Il Partito socialista, tornato sulla scena politica dopo 14 anni è subito scomparso, beccandosi una botta ancor più dura e pesante di quella di SA, il Partito democratico o compromesso storico (a seconda di come lo vogliamo definire) tra ex PCI ed ex DC, non è riuscito nell’intento di battere Berlusconi, ma è riuscita a perdere tutte ma proprio tutte le competizioni elettorali, da quelle politiche alle amministrative e, dopo aver inglobato i Radicali, ed essersi alleato con l’Italia dei Valori (che partito di sinistra certamente non lo è), è riuscito ad eliminare i vari partiti socialisti, comunisti ed ambientaliasti che hanno fatto la storia della sinistra italiana, e ad ergersi come unico rappresentate di sinistra (o forse meglio dire pseudo sinistra) in Parlamento.
Tra un’anno ci saranno le Europee, e il PD non sà ancora con chi andare. Gli ex DS spingono per andare (o meglio restare) tra i banchi dei loro compagni naturali, il P.S.E, mentre i popolari (ex DL) per bocca di Rutelli e della Bindi, fanno sapere che al P.S.E. preferirebbero addirittura il gruppo misto. Ma per Veltroni, alle prese con un partito allo sbando, i guai non sono finiti. Dopo la sconfitta nelle amministrative siciliane, il “prodiano di ferro” Arturo Parisi ex ministro della Difesa e vero nemico di Veltroni all’interno del Pd, fa sapere che il partito rischia veramente di collassare. Parisi, popolare anch’egli, fa parte di coloro che vogliono prendere la guida del partito democratico per poi, forse, allontanarlo ancora di più da quei valori “di sinistra” spostandolo ancora di più al centro.
Ma spostiamoci verso l’ex SA e fermiamoci ad analizzare la situazione in casa Prc.
Rifondazione è un’ altro di quei partiti in cui l’incertezza la fà da sovrana.
La segreteria è dimissionaria e per ricoprirla i favoriti sono due: il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola con la sua linea “soft” e l’ex Ministro per la Solidarietà Sociale, Ferrero che si presenta con una linea “dura”.
Il primo vuole un Prc aperto al dialogo con gli altri partiti riformisti di sinistra e che segue il socialismo europeo, il secondo, invece, che imputa la storica sconfitta alla mancanza della falce e martello, sogna un partito comunista chiuso, antecedente al Pci di Berlinguer e che porti all’unificazione della sinistra comunista.
C’è da dire che, purtroppo a mio avviso, la mozione Ferrero riesce ad attecchire nelle province dove la mozione Vendola sembra arrancare.
Situazione pressocchè analoga troviamo all’interno del Pdci di Diliberto in cui due sono i principali sfidanti: l’uno è vicino alle tesi progressiste di Vendola, l’altro in quella di Ferrero e nella ricostruzione di un partito comunista.
In seguito passiamo a Sinistra Democratica, corrente interna ai Ds fuoriuscita in seguito alla fusione con Dl-Margherita e conseguente fusione nel Pd. Di loro si parla poco, come tutti gli altri partiti di sinistra aspettano il congresso. Sembrano ancora intenzionati a proseguire con il progetto di Mussi, Salvi e Giovanni Berlinguer in un’ unità della sinistra, ma pare che si stiano per arrendere al Pd, e questo a parere mio è un grave errore.
Arriviamo al Partito Socialista il cui I°Congresso nazionale si svolgerà non più a Fiuggi, ma a Montecatini terme il 4-5 e 6 Luglio che segnerà finalmente la rinascità del Partito e che sceglierà il nuovo segretario nazionale, probabilmente il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Riccardo Nencini.
Nencini di fatto si stà già comportando come un leader grazie ad una serie di incontri, tra i quali l’ultimo riguarda l’incontro con Walter Veltroni suo omologo nel Pd per convincerlo, a quanto ne so, di far approdare il Pd in un unico gruppo parlamentare europeo: il P.S.E.
Anche per il Ps è tempo di congressi. Il congresso che si terrà come detto a Montecatini terme vede di fronte tre mozioni:
La prima presentata dall’UIAS (unità identità autonomia sinistra socialista) Progetto e ricambio per il Partito Socialista ed è la mozione più radicale, critica con il vecchio gruppo dirigente del Ps (quasi tutto vecchio SDI) e che propugna un, come detto, radicale cambiamento nella classe dirigente.
La seconda presentata dall’europarlamentare nonchè Segretaria dell’ Internazionale Socialista donne, Pia Locatelli con l’appoggio tra gli altri, della Federazione Giovani Socialisti e del suo Segretario Mosca.
La mozione 2 “Prima la politica” chiede di mettere al centro della discussione proprio la politica, e propone un nuovo soggetto liberalsocialista e tanto per intenderci una nuova Rosa nel Pugno. Tra l’altro la mozione è critica con i vecchi dirigenti del partito e questo lo possiamo notare anche con il coinvolgimento dei Giovani Socialisti.
La terza mozione, presentata da Riccardo Nencini e sottoscritta da quasi tutta la vecchia classe dirigente del partito, è sostanzialmente simile alla mozione Locatelli, tranne proprio per il fatto di essere appoggiata dagli ex dirigenti. “Un nuovo inizio per il Partito Socialista” vede il Ps come un partito “forte e autorevole al centro” in grado di tessere rapporti e nuove alleanze soprattutto col Pd riunendo tutta la Sinistra che si riconosca nel riformismo e socialismo europeo.
Questa mozione sarà, probabilmente, la vincitrice del Congresso ed eleggerà Nencini segretario, visto che è maggioritaria nella gran parte delle regioni e province.
Concludo questo mio personale tour parlando dei Verdi. Di loro se ne sente parlare veramente poco. Il Congresso che vede tutta la classe dirigente dimissionaria si svolgerà a Luglio, ma probabilmente e purtroppo, rischiano di scomparire dalla scena politica italiana.
Dopo la sconfitta elettorale della Sinistra, esponenti di tutti i partiti che la compongono, laici, liberali, progressisti, radicali, si sono incontrati a Chianciano.
Quest’incontro visto i mille esponenti presenti, è stato denominato “assemblea dei mille” giunto ormai al 3° incontro. I partecipanti alla assemblea provengono da Ps, Prc, Pdci, Pd, Radicali e Fgs.
L’assemblea dei mille ha come obiettivo quello di aprire un dibattito interno in tutta la Sinistra e pensare a nuove alleanze per il futuro.
Chiuderei con un’ auspicio per la sinistra. Mi auguro che nei congressi “comunisti” prevalga la linea del dialogo e la visione progressista e non regressiva di Ferrero, che il Pd affronti all’interno i suoi problemi e che trovi la sua casa nel P.S.E. e soprattutto che Sinistra Democratica resti autonoma non disperdendosi nuovamente nel Pd ma rafforzando assieme al Ps un partito riformista socialista e appartenente al PSE. Ma soprattutto che dall’assemblea dei mille nascano le basi per una nuova alleanza per la sinistra tutta, ad esempio guardando da vicino l’esperienza del Partito Laburista britannico. La costruzione di un Partito Laburista in Italia resta, infatti, un mio sogno nel cassetto.
* giovane militante Partito Socialista Lanciano (CH)
Grande articolo … non c’ è che dire 😀
http://www.anxamici.com