[Congresso PS] Spunti per un dibattito aperto. La mozione della Fgs
martedì 13 maggio 2008 | Scritto da Redazione - 2.159 letture |
Riportiamo alcuni documenti a nostro parere utili ad avviare quel dibattito precongressuale che è rimasto finora relegato ad ambiti più o meno clandestini. Alleghiamo e linkiamo di seguito: il “Contributo all’avvio del dibattito congressuale del Partito Socialista” di Lanfranco Turci e la “Lettera ai socialisti dopo Chianciano” di Mauro Del Bue.
Ma soprattutto alleghiamo quella che potrebbe diventare una mozione che sarà portata al congresso del Partito Socialista. Non solo, ma potrebbe (Uias escludendo) essere l’unica mozione congressuale presentata in virtù della raccolta di 500 firme a suo sostegno. Se non vi basta ancora possiamo aggiungere che potrebbe essere l’unica mozione a sostenere esplicitamente la candidatura a segretario nazionale di un ragazzo con meno di 35 anni. Ci pare che ne sia abbastanza per essere incuriositi ed invogliati alla lettura della “Bozza di mozione: Rinnovarsi o perire”, che sarà presentata al congresso dai ragazzi e dalle ragazze della Federazione Giovanile Socialista e dal suo segretario Francesco Mosca.
Segnaliamo che il testo della mozione è ancora provvisorio, dato che – con una scelta che apprezziamo molto, avendola spesso praticata – esso è a disposizione degli iscritti alla Fgs (e non solo, crediamo) per ogni eventuale suggerimento, correzione e integrazione. Si tratta tuttavia di un testo aggiornato, perché è la seconda bozza della mozione e ringraziamo proprio Francesco Mosca che ce l’ha inviata perché potessimo pubblicarla su Labouratorio.
Ci corre l’obbligo d’avvisarvi che non sarà lettura delle più agevoli. Il testo della bozza di mozione è lungo, troppo lungo ci pare (ammettiamo candidamente di stare scrivendo questo articolo senza essere riusciti a completare la lettura del testo); e troppo spesso si lancia in voli fin troppo arditi che passano dalla filosofia alla globalizzazione. Forse è il nostro spirito ad essere troppo “umile”, ma suggeriremmo di alleggerire alcuni di quei passaggi.
Molto interessante è invece la parte critica del documento, quella in cui si opera una dura disamina degli errori del gruppo dirigente socialista che hanno portato alla disfatta delle ultime elezioni. Si tratta di una ricostruzione che parte dalla Rosa nel Pugno – di cui, ricordiamo, l’Fgs era componente insieme a Sdi, Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni – ed arriva fino al PD. Le critiche sono davvero molto dure e non fanno sconti di sorta. Per chi non si fida del nostro giudizio riportiamo un breve stralcio. “Un gruppo dirigente chiuso in se stesso, arroccato sulle proprie posizioni e che ha perso ogni contatto con la società e i veri problemi del Paese. Premessa necessaria per chiunque voglia parlare ai cittadini e fare proposte che trovino largo consenso. Anche il ricordare continuamente di essere l’unica forza in Italia a rappresentare i valori e le proposte del Partito Socialista Europeo si è trasformato in una mera etichetta politicistica.”
Sulle possibili alleanze politiche – tema che sta a cuore a molti, anche se nessuno ha realmente le idee chiare – la mozione prende in considerazione tutte le tre attualmente disponibili: Radicali Italiani, Sinistra Democratica e Partito Democratico. Secondo noi la scelta “dell’ordine di apparizione” delle tre opzioni non è casuale, ma dettata da ragioni politiche e anche “sentimentali”. Il primo pensiero dei giovani socialisti va infatti ai “Radicali di Marco Pannella”. Tale tautologia (perché Pannella semplicemente E’ i Radicali) indica la volontà di veder ripreso – ovviamente, si specifica, in forme nuove – quel rapporto che aveva suscitato gli entusiasmi della Rosa nel Pugno. Tale recupero sarebbe funzionale anche ad avviare un rapporto più organico con le forze della sinistra che già si richiamano al socialismo europeo. Sono due operazioni che poggiano su basi apparentemente molto diverse. E’ infatti evidente che le ragioni del richiamo al Partito Socialista Europeo non sono precisamente sovrapponibili a quelle di un rinnovato rapporto con Marco Pannella. Tuttavia qualcosa si sta muovendo in tale direzione dopo l’Assemblea dei Mille di Chianciano (anche se con andamento che definire caotico è poco), assemblea alla quale ha anche partecipato una delegazione della Fgs. Per maggiori informazioni riguardo all’Assemblea dei Mille rimandiamo anche alla lettera di Mauro Del Bue. Ultima opzione considerata nella mozione è quella del rapporto col Partito Democratico, specificando che esso potrebbe consolidarsi solo col venire meno dell’alleanza del PD con il partito di Di Pietro.
Sulle proposte specifiche che corredano la mozione non ci siamo spinti oltre una lettura veloce, ma ci pare di aver colto alcuni punti qualificanti soprattutto in materia di lavoro e riforma del welfare, mentre altri sembrano un po’ polverosi, come ad esempio la parte sulla scuola pubblica.
Ringraziamo i ragazzi della Fgs per averci fornito questo testo. Ci piace ribadire che si tratta di una mozione che sarà presentata senza usufruire della firma di uno dei componenti del Comitato della Costituente, ma grazie alla raccolta di 500 firme di iscritti. Allo stesso modo ci piace ricordare che si tratta di un testo aperto a contributi di chiunque voglia dare il proprio suggerimento. Noi, anche quando siamo stati critici, i nostri li abbiamo implicitamente dati nelle righe qua sopra.
Speriamo che questi contributi che abbiamo raccolto possano servire ad avviare un dibattito precongressuale che finora stenta veramente a decollare.
. CONTRIBUTO ALL’AVVIO DEL DIBATTITO CONGRESSUALE DEL PARTITO SOCIALISTA – di LANFRANCO TURCI
. LETTERA AI SOCIALISTI DOPO CHIANCIANO – di MAURO DEL BUE
. BOZZA DELLA MOZIONE “RINNOVARSI O PERIRE”
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